
È sempre una grazia poter partecipare alla Messa, ma in questa giornata tutti erano consapevoli di accogliere un dono straordinario: è iniziato infatti a Nizza M., proprio nel Santuario “N. S. delle Grazie” insieme con il Vescovo della Diocesi, il parroco della città e numerosi sacerdoti e tanti fedeli, il Giubileo della speranza. Disposti a ricevere il regalo della misericordia del Padre, molte persone hanno celebrato il Sacramento della Confessione, fiducioso incontro con l’amore del Padre che perdona e rinnova il cuore.
Il Vescovo nell’Omelia ha aiutato l’Assemblea a cogliere il significato del Giubileo che ha radici lontane nel tempo, ma ha un messaggio sempre attuale: Dio ci vuole rinnovare e quindi ci offre tempi e possibilità di conversione e di grazia.
L’Eucaristia è stata animata dai canti festosi dei bambini e dei ragazzi della Scuola e allietata dalla presenza dei piccoli della Scuola dell’infanzia e del Micronido che, al momento del Padre nostro, hanno fatto l’ingresso solenne nel Santuario e si sono disposti attorno all’altare, anche loro piccoli pellegrini di speranza. Uno di loro ha mostrato la bisaccia del pellegrino ricordando don Bosco, amico dei giovani, che era sempre pronto a partire, a viaggiare, ma anche a riempire di vita e di speranza la bisaccia dei suoi giovani.
Ci auguriamo che anche il Santuario di Nizza Monferrato sia luogo santo di accoglienza e spazio privilegiato per generare speranza in tutti quelli che lo visiteranno.
Come Chiesa viva, camminiamo nella speranza. Sappiamo che la speranza non delude perché è fondata su Gesù Risorto e, in questo Santuario mariano, anche su Maria, la Madre di Gesù, che mai abbandona i suoi figli e figlie. Don Bosco la vedeva “passeggiare” in questa casa e coprirla con il suo manto di protezione. Lei infatti è per il popolo di Dio segno di sicura speranza e di consolazione.
Ci sono quindi buoni motivi per dare il voto al Santuario come “luogo del cuore”, luogo da non dimenticare, anzi da valorizzare come spazio di storia, di spiritualità e di speranza.

(L’Ancora)
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