>> L’oratorio San Paolo a misura dei giovani con sala multimediale

In merito ai lavori del nuovo oratorio San Paolo di Canelli, abbiamo intervistato il parroco di San Leonardo (circa tremila fedeli), don Carlo Bottero, da cui dipende la nuova e bella struttura di viale Italia.

“I lavori del corpo interno sono ultimati e, venti giorni fa, è arrivata anche l’agibilità da parte degli uffici comunali”.

E così alle cinque aule per il catechismo edificate due anni fa, si sono aggiunti, al piano terra: una capace sala multimediale e polivalente disponibile per corsi, incontri (anche in affitto); una funzionale, ampia e moderna cucina con dispensa; un ampio salone bar ed una saletta per ufficio. Tutti i locali, ovviamente, sono serviti da confortevoli bagni e tutti raggiungibili anche da portatori di handicap.

“Siamo soddisfatti dei lavori che hanno richiesto notevoli sforzi – aggiunge don Carlo – tenuto anche conto che abbiamo dovuto rialzare tutta la pavimentazione per evitare i rischi di esondazione del Belbo”.

E la gestione dell’opera?

“I nuovi locali, comodi e funzionali, saranno allestiti e gestiti dalla cooperativa acquese ‘Crescere insieme onlus’ (50 soci lavoratori e 30 volontari), ben conosciuta a Canelli anche perché, nel 1991, è praticamente nata grazie a don Pavin e a validissimi operatori canellesi, tra cui Giorgio Penna, Paolo Stocchi, Prazzo, Amerio…”.

‘Crescere insieme’, a Canelli, è ben nota in quanto coinvolta in parecchie iniziative come l’ ‘Estate ragazzi’, il ‘Centro estivo’, il ‘Prescuola’, il doposcuola ‘Grillo parlante’, il ‘Centro incontro tra le culture’ e ad altre attività.

Si tratta di un’opera impegnativa…

“Senza dubbio, perché oltre al finanziamento della Compagnia San Paolo (70.000 euro) e della Provincia (20.000 non ancora pervenuti), alla parrocchia restano ancora 90.000 euro da tirare fuori, senza contare tutti i lavori necessari per sistemare la parte esterna come l’eliminazione degli attuali spogliatoi e la costruzione di nuovi, la costruzione di campi da pallavolo, basket, bocce, panchine… E qui non ci resta che sperare nella buona volontà di tanti”.

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