“Vertical Mobbing” un progetto che parte da Canelli, domenica 24 settembre, con l’obbiettivo di spostarsi in altre città italiane.
Nasce dal desiderio di proseguire la ricerca fotografica e artistica con nuove modalità di osservazione e interpretazione della realtà, in cui è introdotto l’elemento umano che prende la forma di moltitudine, di folla.
Si tratta di una folla organizzata per un evento, un flash mobbing creato per diventare fotografia, la cui finalità estetica diventa portatrice di messaggi di carattere etico, sociale e come auspicio di pace.
Attraverso i social network si sensibilizzeranno le persone per coinvolgerle a partecipare attivamente alla “composizione del quadro” la cui tela è la piazza, il luogo dell’evento.
A Canelli, durante la giornata dedicata al progetto, ogni mezz’ora sarà effettuato un scatto fotografico della zona pedonale di Piazza Carlo Gancia, con l’ausilio di una macchina fotografica ancorata sotto un “dirigibile” che permetterà la realizzazione di immagini originali e di grande impatto visivo.
Il forte significato sociale del progetto è rafforzato dalla partecipazione della LILT, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, sezione provinciale di Asti e delegazione di Canelli, al fine di diffondere un messaggio e dare un contributo concreto alla ricerca.
Saranno coordinate scritte umane a tema ed alcuni scatti fotografici verranno selezionati per presentare il percorso del progetto con un successivo appuntamento, la mostra fotografica “Vertical Mobbing” di Mark Cooper.
Il progetto si avvale della curatela dell’arch. Maria Federica Chiola, sponsor ufficiale il Comune di Canelli con la partecipazione del Club Unesco di Canelli, LILT Sezione Provinciale di Asti e Delegazione di Canelli con il patrocinio della Provincia di Asti. Operatività tecnica a cura di Nova Rolfilm Cinematography-Torino. Un brindisi sociale, offerto dalle storiche aziende Bosca e Michele Chiarlo, concluderà la giornata.
Mark Cooper nasce a Carlisle nel 1965 e cresce a Keswick nel Lake District in Inghilterra. Dopo aver vissuto a Londra per diversi anni e viaggiato a lungo, soprattutto nel Medio Oriente e in Africa settentrionale, realizzando reportage fotografici, si stabilisce in Piemonte.
È un fotografo e visual artist inglese, vive nel Monferrato dal 1993, anno del suo arrivo in Italia e momento in cui si è innamorato di questa terra.
Ha dedicato il suo lavoro degli ultimi ventiquattro anni a promuovere e diffondere immagini del territorio attraverso i suoi scatti fotografici e opere artistiche, ottenendo anche riconoscimenti a livello internazionale. Ha partecipato a numerose mostre sia personali che collettive.
Nel 2012 ottiene il titolo di “Alfiere del Paesaggio” dall’Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato Astigiano e nel 2015 riceve il premio Davide Lajolo – Il Ramarro “per i lavori dedicati alla promozione e valorizzazione del territorio”.
I suoi paesaggi erano in mostra a Benevento durante la cerimonia di presentazione del Patrimonio dell’umanità Unesco.