L’XI ed. di Pavese Festival (il tema di quest’anno si ispira ad un verso dello scrittore piemontese cui rende omaggio l’intera rassegna “Il mare da riva”) porterà le performances di grandi artisti sulle piazze dei Comuni delle tre province del Piemonte Meridionale, Cuneo, Asti ed Alessandria, prendendo le mosse e chiudendo il sipario nella Santo Stefano Belbo tanto amata dallo scrittore.
La prima inaugurazione del Pavese Festival ha avuto luogo a Lisbona, presso l’ambasciata d’Italia in occasione della Festa della Repubblica, lo scorso 2 giugno; la seconda si svolgerà sabato 11 giugno 2011, con un intero pomeriggio nella Torino di Cesare Pavese.
L’apertura ufficiale del Pavese Festival avverrà venerdì 17 giugno 2011, come ogni anno a Santo Stefano Belbo, nella Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, sede della Fondazione.
Alle 18.30 verrà inaugurata la mostra “É una terra che attende…” Flessibile come di Pietra, a cura di Andrea Bocco e Gianfranco Cavaglià, che rimarrà visitabile per l’intera durata del Festival. La mostra mette in luce il lavoro di scrupolosa ricerca, seguendo frammenti di percorsi in territori montani piemontesi alla ricerca dei motivi delle scelte originarie, ponendosi domande sull’attuale modello di sviluppo, sull’abbandono e sull’eventuale, desiderabile, recupero dell’ambiente.
Alle ore 21.30, sempre nella Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, andrà in scena lo spettacolo “Verrà la morte e avrà la tua dentiera (Ceronetti verso Pavese)” di Guido Ceronetti con il Teatro dei Sensibili. La Compagnia proporrà un evento spettacolare di letteratura e magia in cui la poesia di Pavese stesso e di altri poeti quali Apollinaire, Ceronetti, Machado e Kavafis nonché i brandelli di letteratura che raccontano di terre da vino “ bruciate come da un nero fuoco e cosparse di conchiglie di quando prima delle vigna c’era il mare,” risveglieranno quel pensiero malinconico e profondo che ha contraddistinto lo stile del poeta.
Domenica 19 giugno si tornerà, per il secondo anno consecutivo, alla Fondazione Emanuele di Mirafiore di Serralunga d’Alba (CN), dove, alle 21,30 si esibirà l’Ensemble Taki – Bolivia in prima mondiale per il XXXIV Festival Antidogma Musica.
Taky è una parola che significa “canto”. Il canto come la più nobile e antica forma di fare musica da parte dell’uomo, di esprimere i suoi sentimenti, di comunicare con gli altri. L’Ensemble contemporaneo “Taky” fu creato nel 2008 da Gaston Arce Sejas, Sofia Ayala e Mi In Chon, come risposta alla urgente necessità di dare spazio alle espressioni musicali contemporanee ed eseguire il nuovo repertorio della musica contemporanea boliviana e sudamericana. Dal suo debutto nella manifestazione “Incontro Boliviano Europeo” dell’inizio del 2009, ha partecipato ad altri incontri più rappresentativi nella città di La Paz e della Bolivia in genere, come, ad esempio, le “Giornate di Musica Contemporanea” di Cochabamba.
Oggi l’Ensemble è formato da almeno dieci musicisti, nella maggioranza giovani, considerati tra i migliori interpreti boliviani, diretti da Gaston Arce Sejas, riconosciuto come preparato e ottimo compositore e direttore. Nel 2010 Taky ha realizzato una serie di concerti che includevano molte prime esecuzioni assolute. L’attività più prestigiosa è stata, sempre nel 2010, la partecipazione, sia come interpreti che come docenti di masterclasses, al Festival Internazionale di Musica Classica Contemporanea di Lima, Perù.
L’ingresso sarà gratuito per tutti gli spettacoli.
Info: Fondazione Cesare Pavese – tel. 0141 843730 fax 0141 844649 – www.fondazionecesarepavese.it