>> Calamandrana dice sì alle coppie di fatto e alla cittadinanza ai figli di stranieri

Calamandrana (1794 abitanti) è il primo il Comune in provincia di Asti ad aver istituito il registro delle coppie di fatto, di sesso diverso o dello stesso sesso, legate da vincoli affettivi e stabilmente coabitanti nello stesso Comune. Lo ha deciso, a maggioranza, il Consiglio comunale, votando una mozione presentata da tre giovani consiglieri di maggioranza (Monica Solito, Diego Burgio e Crisitna Giacobbe).

Nella stessa seduta è stata approvata un’altra mozione sullo jus soli (che riconosce la cittadinanza a chi nasce sul territorio italiano, indipendentemente dai genitori, e si contrappone allo jus sanguinis) che prevede un impegno a sollecitare il Parlamento ad approvare una legge per facilitare l’acquisizione della cittadinanza italiana ai giovani stranieri nati in Italia. Nel contempo, il sindaco di Calamandrana, Fabio Isnardi, concederà la cittadinanza onoraria ai figli di stranieri, nati in Italia e residenti in paese e che abbiano frequentato almeno un ciclo scolastico.    

Diverse le posizioni dei consiglieri di opposizione (di cui assenti Pier Ottavio Daniele e Tiziana Brandone): Ferruccio Signetti (Pdl) e Enzo Balestrino (Lista Civica per Calamandrana) che hanno palesato riserve in entrambi i casi. A Calamandrana il registro delle coppie di fatto riguarderà una trentina di convivenze, generalmente giovani coppie con figli piccoli, che diventeranno, a tutti gli effetti, una famiglia anagrafica, con tutele maggiori.

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