Contro la violenza di genere un ambiente protetto nella caserma di Incisa Scapaccino

La violenza di genere ha assunto nel corso degli anni una valenza sempre maggiore minando l’integrità fisica e psicologica, la sicurezza, la libertà e la dignità della persona. Non conosce differenze geografiche o culturali, è diffusa a tutte le latitudini e in qualsiasi ambito socio-culturale, non ha età, in quanto scaturisce dalle distorsioni culturali, sociali e psicologiche del rapporto uomo-donna.

Proprio in tal senso la prevenzione e il contrasto che l’Arma dei Carabinieri pone è sempre massima. Presso la sede del Comando Provinciale di Asti ed in altri reparti presenti su tutto il territorio vi sono sottufficiali, sia uomini che donne, che hanno frequentato specifici corsi di formazione, altamente preparati per accogliere le vittime e ricevere denunce da donne oggetto di violenze od abusi informando l’Autorità Giudiziaria ed i Servizi Sociali, non abbandonandole ma accompagnandole, e nei casi più gravi anche proteggendole, nell’iter che segue alla denuncia.

Inoltre, nella caserma Scapaccino di Asti è presente «Una stanza tutta per sé», frutto di un protocollo d’intesa fra il Club Soroptimist Italia e l’Arma dei Carabinieri realizzata nella caserma astigiana con il prezioso contributo del Centro antiviolenza “L’orecchio di Venere” della Croce Rossa Italiana di Asti.

Si tratta di un ambiente protetto e accogliente, in cui le donne che hanno subito violenza o sono oggetto di persecuzione possono recarsi sentendosi meno a disagio nel difficile e coraggioso momento della segnalazione o della denuncia di violenza.

Purtroppo negli ultimi giorni si sono registrati altri due casi in questo contesto:

in un piccolo paese del circondario di Nizza Monferrato un 26enne incensurato, non volendo accettare la fine della convivenza decisa dalla compagna, ha aggredito la giovane donna percuotendola ripetutamente, rivolgendole insulti e minacce. I Carabinieri della Stazione di Nizza Monferrato al termine dell’attività d’indagine, avvalorata da numerose testimonianze dei vicini di casa, hanno denunciato l’aggressore alla Procura della Repubblica di Alessandria;

ad Asti i Carabinieri della locale Stazione hanno deferito alla Procura del capoluogo per il reato di Atti persecutori (stalking), un uomo di 53 anni il quale con condotte reiterate nel tempo, mediante pedinamenti, aggressioni e comportamenti violenti, anche in presenza del figlio minorenne, peraltro affetto da grave patologia, procurava alla ex convivente un perdurante e grave stato di ansia e paura.

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