Tornano gli appuntamenti “fuori festival” di Classico 2016, la rassegna dedicata alla lingua italiana, giunta alla seconda edizione, che si svolge nell’Astigiano ed è anche un omaggio a Giambattista Giuliani, illustre linguista nato a Canelli nel 1818.
Venerdì 7 ottobre, dalle 21, nella sala grande del Castello di Moasca, ci sarà il dibattito dal titolo “Parole orrende” su termini e neologismi dell’Italiano moderno.
Di questa “accumulazione dell’orrore linguistico” parleranno il direttore artistico del festival, Marco Drago, scrittore e autore radiofonico, e il poeta ed editor Vincenzo Ostuni che qualche hanno fa lanciò sul web l’hashstag #paroleorrende raccogliendo centinata di termini alla moda, ma linguisticamente molto discutibili.
Da quella raccolta, per Tic Edizioni, sono nate le #paroleorrende magnetiche, stampate su strisce calamitate sul tipo dei magneti da appiccicare al frigorifero. Ne è nato un divertente cofanetto che è una sorta di gioco di composizione di termini che creano frasi divertenti.
Spiegano dalla Tic Edizioni: «Nella loro evoluzione magnetica, le #paroleorrende possono essere mischiate e attaccate su qualunque superficie di metallo.
Per ricomporle in un guazzabuglio giocoso, si ha a disposizione campi semantici e registri eterogenei, parole tratte dalle lingue speciali e dai gerghi. Le combinazioni possibili sono infinite e tutte orrende. Il ricavato della vendita delle #paroleorrende magnetiche andrà devoluto interamente all’Accademia della Crusca».