>> Il no al fanatismo e alla guerra di Amos Oz

Si conclude oggi, venerdì 12 novembre, la serie di incontri con il pubblico, in particolare con oltre duemila studenti di quaranta istituti piemontesi, dello scrittore israeliano Amos Oz, vincitore della prima edizione Premio Salone Internazionale del Libro con l’opera “Una storia d’amore e di tenebra” edito dalla Feltrinelli (la premiazione ha avuto luogo domenica 7 novembre, al Teatro Sociale Giorgio Busca di Alba).

 Come prevedeva il bando del premio (“Un premio deve diventare occasione per accendere delle lampadine”), l’autore ha dato la propria disponibilità ad incontrare il pubblico del territorio. Dopo Serralunga d’Alba, Costigliole d’Asti, Asti, Canelli, Casale Monferrato, Bosco Marengo (Al), oggi, venerdì 12 novembre, concluderà il calendario d’incontri con due appuntamenti, a Torino: alle ore 10,30 al Teatro Regio (piazza Castello 215) per la lectio magistralis presentata dallo scrittore Alessandro Piperno; alle ore 17 alla Libreria Luxemburg (via Cesare Battisti 7).

Per parlare di un tema come il conflitto fra palestinesi e israeliani, Amos Oz ha preso spunto dal suo saggio “Contro il fanatismo” (Feltrinelli), che raccoglie tre interventi tenuti all’università di Tubinga in Germania: una riflessione su uno dei più insidiosi mali del mondo contemporaneo e ostacolo verso ogni processo di pace, con particolare attenzione al conflitto tra israeliani e palestinesi.

Nel corso del suo affollato e partecipato incontro a Canelli, alla Foresteria Bosca, mercoledì 10 novembre, l’autore si è soffermato sulla necessità di abbandonare gli schieramenti a favore dell’una o dell’altra parte, evidenziando l’importanza di un “compromesso storico” fra le parti (“non una resa”), come alternativa unica al fanatismo e alle iniziative pericolose ad esso collegate. E con il suo umorismo e abituale ironia, ha proposto una soluzione da separati in casa, con l’equa suddivisione dello spazio ristretto a disposizione.
La capacità di ridere di se stessi, di mettersi nei panni degli altri, la curiosità. Queste le ‘virtù’ necessarie per allontanare i conflitti e far largo alla pace.

Ad assegnare la prima edizione del riconoscimento all’autore di “Una storia d’amore e di tenebra” sono state le migliaia di voti elettronici espressi lo scorso mese di maggio dai visitatori ed espositori del 23° Salone di Torino.

Il Premio è un’iniziativa della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura (presidente Rolando Picchioni) ed è promosso dalla Regione Piemonte nell’ambito del Parco Culturale Piemonte Paesaggio Umano, promosso da Regione Piemonte e coordinato dalla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura per recuperare, diffondere e valorizzare la storia, la cultura, l’ambiente umano e quello naturale delle colline di Langhe, Roero e Monferrato.
E’ destinato ogni anno a una grande personalità della cultura mondiale che con la propria opera abbia saputo esprimere in modo alto e originale i valori del nostro tempo e fornire indispensabili strumenti di conoscenza e di interpretazione della realtà.
 

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