Oltre un milione e mezzo di euro sottratti ai clienti da funzionario di banca

guardia-di-finanzaFurto aggravato, truffa, appropriazione indebita e sostituzione di persone sono le ipotesi all’origine di complesse indagini condotte dalle Fiamme Gialle di Asti che hanno portato a termine con successo, nella mattinata del 27 ottobre, l’operazione “ghost” scoprendo una serie di ruberie, compiute da un funzionario della filiale di Alba del Banco Azzoaglio, con sede principale a Ceva (Cn), a danno di diversi clienti, per oltre un milione e mezzo di euro.

Il funzionario, da tempo fuoriuscito dai quadri aziendali, ha perpetrato per diversi anni le distrazioni di denaro dai conti di ignari clienti grazie ad un ingegnoso sistema criminale.
Svuotava parte dei conti attraverso prelevamenti di contante allo sportello, disattendendo le regole sancite dalla normativa antiriciclaggio, effettuando operazioni di cassa in assenza dei clienti.

I cassieri, ignari della finalità illecita, ricevevano gli ordinativi riportanti, in alcuni casi, le firme dei clienti falsificate e, in altri, firme genuine perché precedentemente fatte sottoscrivere “in bianco” dall’indagato ai clienti, la cui fiducia era stata carpita.

Le Fiamme Gialle, inoltre, hanno riscontrato che alcune delle operazioni illecite sono state eseguite in totale assenza di contabile di cassa.

Anche alcuni conti correnti d’appoggio, sconosciuti ai clienti intestatari, venivano inseriti nei dossier titoli che gestiva personalmente. L’indagato faceva confluire il ricavato di vendite di titoli mai disposte dai titolari ovvero il controvalore dei titoli stessi scaduti.

Il denaro sottratto raramente entrava direttamente nelle “tasche” del funzionario, il quale normalmente lo “parcheggiava” in conti creati ad hoc, intestati ad ignari clienti, per poi disporne a proprio piacimento.

Il sistema ha potuto reggere per molti anni, in quanto i clienti, dato che nel funzionario riponevano fiducia cieca, venivano tenuti all’oscuro delle reali operazioni bancarie in quanto non in possesso degli estratti conto poiché, sapientemente domiciliati presso la filiale di Alba dell’Istituto.

Lo stesso Banco Azzoaglio, allarmato dall’ispezione della Banca d’Italia, per primo ha sporto denuncia-querela quale parte offesa, dando origine all’indagine.