>> Arrestati, dopo tentativo di forzare una cassaforte a Castellero

Quattro nomadi “sinti”, che vivono ad Asti, con numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio, sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Alba in collaborazione con i colleghi di Villanova d’Asti e gli agenti della polizia municipale di Alba e Guarene per tentato furto aggravato.

Ieri mattina 24 gennaio, a Castellero (piccolo comune della Provincia di Asti), i nomadi, dopo aver forzato la porta d’ingresso di una villetta di proprietà di un impiegato, avendo individuato una cassaforte a muro, mediante un flessibile elettrico, avevano iniziato a tagliarla. Ad un certo punto però l’utensile ha colpito violentemente al volto il ladro che lo stava maneggiando il quale ha iniziato a perdere molto sangue dall’occhio sinistro.

I “sinti”, vista la situazione, hanno rinunciato a portare a termine il furto e hanno cercato di tamponare la ferita del loro complice con una tovaglia, quindi si sono allontanati in gran fretta a bordo di un’Alfa Romeo. Alcuni vicini di casa, avendo notato l’auto, informavano i carabinieri di Villanova d’Asti e scattavano immediatamente le ricerche dei malfattori non solo in provincia di Asti ma estese anche alle vicine di Cuneo e Torino.

Qualche ora più tardi, l’auto veniva avvistata, alla periferia cittadina in corso Asti, da una pattuglia della Polizia Municipale di Alba alla quale i quattro si erano rivolti per chiedere dove fosse l’ospedale perché avevano un ferito a bordo. Gli agenti, insospettiti, ne informavano immediatamente i carabinieri di Alba che bloccavano al pronto soccorso il giovane “sinti” ferito all’occhio. I suoi complici però, dopo averlo lasciato al pronto soccorso, si erano allontanati per non rischiare di essere individuati.

I carabinieri di Alba e Villanova d’Asti non si sono però dati per vinti e appostatisi all’esterno dell’ospedale, dopo alcune ore, sono riusciti a catturare i tre complici del nomade ferito.

All’interno della loro auto i militari hanno rinvenuto e sequestrato la tovaglia intrisa di sangue e due radio ricetrasmittenti in grado di captare le frequenze delle Forze di Polizia. Inoltre, nel bagagliaio, hanno scoperto un vano nascosto usato probabilmente per depositare il frutto dei “colpi” da loro messi a segno.

Si ritiene possano essere gli esecutori materiali di altri furti in abitazione con taglio di casseforti.

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