>> Trentamila metriquadri di fotovoltaico sotto le vigne dell’Unesco

Giovedì 22 aprile, alle ore 18,30, la seconda commissione (Lavori pubblici e Urbanistica) è stata urgentemente convocata dal suo presidente Oscar Bielli per discutere del progetto di un impianto, su un’area di 60.000 mq nella valle di ‘Pussabren’, compresa tra i Salesiani e il lago Paschina, che per la metà sarà coperta da pannelli fotovoltaici.

Erano presenti Oscar Bielli, Fausto Fogliati, Flavio Scagliola, Firmino Cecconato, Paolo Gandolfo, Roberto Marmo (in sostituzione di Gabusi), arch. Pisano (Uff. tecnico Comune), ing. Morandi (proprietario Maragliana, già proprietario Metecno produttore internazionale di pannelli isolanti), amministratore delle società Kisotec s.r.l. e Heavy Load s.r.l. (sede Milano) che dovrebbero fare i due campi fotovoltaici da 18.000 mq l’uno.  Erano presenti anche i progettisti: ing. Giorgio Cavallini (Alessandria), geologo Boffa (Nizza), geometra Lanza (Nizza).

Il progetto, qualora venisse  realizzato ed allacciato alla rete Enel entro il 31 dicembre, godrà anche di un contributo GSE (gestore servizi elettrici), oltre al ricavo dalla vendita di energia elettrica.
L’impianto, costituito da pannelli a sandwich  di vetro e silicio (non inquinante), sorgerà sotto la ‘core zone’ del progetto Unesco di San Antonio, Serra Masio e Aie, si troverà in zona agricola, distante dal Trionzo, dalle case e circondato da piante e da verde.   Ha ricevuto parere favorevole dalla Conferenza dei servizi, dall’Asl, dall’Arpa, dalla Forestale, dalle tre associazioni agricole (Cia, Coldiretti e Confagricoltura). Contraria invece la Commissione Edilizia che ha richiesto di verificare la conformità del progetto alle norme urbanistiche.

La società realizzatrice che avrà a disposizione un indennizzo pari a 2 € mq a favore del Comune, garantisce la manutenzione dei terreni quattro volte l’anno e la manutenzione dei pannelli tramite Eni Power.

Qualora l’operazione andasse in porto il Comune potrebbe portare a casa una cifra che si aggira sui 50/60.000 euro.
E la notizia è subito corsa sulle colline spaventando i produttori del Moscato più famoso del mondo. Il sindaco ha prontamente indetto, venerdì sera 23 aprile, un incontro, al teatro don Bosco dei Salesiani, con la popolazione della zona e quella confinante con i Comuni di Moasca e San Marzano.

Presenti il sindaco Gabusi che ha subito lasciato, avendo dovuto prendere parte all’assemblea della Comunità, il consigliere delegato all’Urbanistica Roberto Marmo, Paolo Gandolfo, Flavio Scagliola ed una settantina di persone che hanno votato decisamente contro l’impianto del fotovoltaico.

“E’ vero che il progetto è legalmente ineccepibile – hanno sentenziato – ma viene a trovarsi in mezzo alle vigne di Moscato più famose del mondo come S. Antonio, Serra Masio, regione Aie. Da ricordare che la zona della Torre dei Contini, forse la più evidente e significativa, è stata tagliata fuori dalla ‘Core zone’ perché di lì si possono vedere capannoni a fondo valle”.
Marmo, in chiusura, ha promesso che ci saranno altri incontri.

Per Fausto Fogliati di Canelli Futura: “La società proponente si presenta con serietà e ottime credenziali. Il progetto non mi pare una soluzione alla scarsa redditività dei fondi agricoli un tempo destinati alle colture annuali. Proporrei ai proprietari di capannoni di concedere il diritto di superficie dei propri tetti e coperture (magari a fronte di un piccolo sconto sui tributi comunali o degli oneri di urbanizzazione in caso di nuove costruzioni), al Comune che, in società con soggetti operanti nel campo delle energie alternative, a seguito dell’installazione dei pannelli fotovoltaici, potrebbe avere, un 10/15 % di energia da destinare al pubblico (municipio, scuole, palazzetto, illuminazione pubblica, rifornimento a costi ridotti per le auto ad energia elettrica “ad immatricolazione canellese”). Ne avrebbe beneficio il pubblico ed il privato ed eviteremmo un’ulteriore occupazione di suolo, già martoriato da decenni di costruzioni industriali”.

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