>> Cantina di Vinchio e Vaglio Serra, bilancio positivo e molte novità

A conclusione di un anno decisamente non facile, sia per le bizzarre e insolite condizioni climatiche, sia per la generale situazione di crisi economica, l’unico dato che tende al segno meno alla Produttori Associati di Vinchio e Vaglio Serra è quello della vendemmia che ha visto ridursi del 15% la quantità delle uve raccolte e quindi anche degli ettolitri di vino del millesimo 2011.

Soddisfazione dunque (ma senza inutile euforia, visti i tempi che corrono) per i vertici della Cantina sociale che, veneredì 16 dicembre, hanno fatto il punto della situazione durante l’ormai abituale conferenza stampa di fine anno.
“L’aver continuato a lavorare con l’obiettivo della qualità abbinata al giusto prezzo ha dato buoni risultati anche in una situazione economica generale molto difficile come quella che stiamo vivendo – ha affermato il presidente della Cantina, Lorenzo Giordano – e questo conferma che la strada intrapresa dalla Cantina sul piano dell’innovazione, del rispetto dell’ambiente e del rapido adeguamento alle esigenze del mercato è quella giusta”.

Dopo il buon risultato ottenuto nel 2011 da Arengo (la doc Piemonte Barbera a gradazione naturale che ha debuttato lo scorso anno) con le sue 20mila bottiglie, l’esperimento si ripeterà anche nel 2012 con prospettive di forte espansione della tipologia, mentre è stata completamente rivista la tipologia base dello Spumante Brut “Castel del Mago” (metodo Charmat) che ha riscosso notevoli consensi dopo che è stato deciso di produrlo con sole uve del territorio (Pinot Nero e Pinot Chardonnay). Infine, le novità del 2012 saranno due assoluti inediti: un Piemonte Albarossa, in uscita nei primi mesi dell’anno ed un Passito di Barbera (pronto verso fine anno) la cui nascita è stata favorita dalle particolari condizioni di maturazione in cui si sono venute a trovare le uve di alcuni vigneti fortemente soleggiati.

“Vendemmia scarsa quella del 2011 – ha affermato il direttore della Cantina, Ernestino Lajolo – e con rese mediamente inferiori a quelle abituali (85 q.li/ha) ma che ha prodotto uve di altissima qualità, il che ci consente di produrre senza problemi i nostri fiori all’occhiello, tutte Barbera d’Asti: Sei vigne Insynthesis, Vigne vecchie tradizionale e del Cinquantenario, Nizza Laudana. Proseguirà anche la bella avventura di Arengo, che arriverà inevitabilmente a 12,5°, ma che conserva le sue indiscutibili caratteristiche di freschezza e pronta beva, tanto che “uscirà” già a metà Febbraio, in occasione di San Valentino”.

Un bilancio dunque soddisfacente (ved. scheda ) che ha fatto segnare a fine luglio (data in cui scade l’anno amministrativo) un significativo incremento dell’export e delle vendite nel settore della ristorazione ed una buona tenuta del mercato italiano e del punto vendita.
“L’esportazione ha segnato un incremento del 26% – ha spiegato Emiliano Morando, giovane export manager della Cantina – con l’apertura di nuovi ed interessanti mercati come Corea e Giappone ed i dati di vendita da luglio ad oggi confermano un trend in espansione, ma la situazione mondiale è in continua evoluzione e quindi il nostro primo obiettivo resta quello di mantenere e consolidare ciò che abbiamo fatto l’anno precedente. Di qui si può partire per tentare di allargare ulteriormente i nostri orizzonti”.

Vinchio e Vaglio in buona salute dunque. “Il lavoro orientato alla qualità ed al rigoroso rapporto tra territorio, ambiente e produzione – conclude il presidente Giordano – ha ancora una volta pagato. Una filosofia che, poco dopo aver girato la boa del mezzo secolo di vita, cercheremo di raccontare in un piccolo libro di ormai prossima pubblicazione. Un’altra novità della Cantina per il 2012”. (Paolo Monticone)

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