Si è concluso con l’apertura di una “finestra di dialogo” l’annunciato incontro tra la delegazione di Agrinsieme (Dino Scanavino e Mario Porta per la Cia, Massimo Forno e Roberto Bocchino per Confagricoltura, Pietro Cavallero e Federica Laino per Confcooperative) ed il Commissiario prefettizio della Provincia, dr. Alberto Ardia, sulla decisione di tassare gli accessi ai fondi agricoli, noti per altre attività economiche, come “passi carrai”.
Agrinsieme ha evidenziato, nel corso di un animato confronto con il Commissario, la decisa contrarietà del mondo agricolo all’indiscriminata istituzione dell’ennesimo balzello a carico di una categoria già oberata da crescenti appesantimenti fiscali e burocratici.
La tassa sugli accessi ai fondi agricoli, prevista da una legge nazionale di una decina di anni or sono, in termini discrezionali e non obbligatori, era stata accantonata dalla Provincia di Asti, dopo un censimento degli accessi stessi e un pagamento forfettario da parte delle aziende agricole, in virtù della particolare organizzazione dei terreni agricoli del territorio che presentano nella stragrande maggioranza un alto numero di accessi contrariamente a quanto accade per le altre attività economiche che ne utilizzano uno o due al massimo.
Tenuto conto che la tassa prevista dal Commissario ammonta a 13,65 euro per metro lineare, è facile capire come l’esborso richiesto alle aziende agricole sia ingente (si calcola, in totale, ad una somma che si aggira sugli 800mila euro) e per la maggioranza di esse insostenibile..
Gli esponenti di Agrinsieme hanno sottolineato al Commissario la volontà del comparto agricolo di non voler assolutamente sottrarsi all’imposizione tributaria dei “passi carrai” ma al contempo di voler essere trattato al pari di tutti gli altri settori produttivi, cosa che non accadrebbe se si contassero gli accessi uno per uno e non per unità di superficie.
Al termine dell’incontro, Agrinsieme si è impegnata a formulare una proposta “sostenibile” per il comparto agricolo ed il Commissario Ardia si è impegnato dal canto suo ad esaminarla con urgenza e di verificare la possibilità di modifiche al provvedimento che dovrebbe entrare in vigore, secondo le intenzione dello stesso Commissario, nel prossimo mese di ottobre.