Con l’inaugurazione di mercoledì 26 gennaio, entrerà in funzione, a San Damiano d’Asti in corso Roma 53/b, il “Centro Studi Vini del Piemonte” moderno laboratorio per le analisi dei vini, per poter offrire alle Case vinicole un servizio di consulenza enologica, secondo le esigenze correlate al reale posizionamento dei vini sul mercato.
Sfruttando l’attività del laboratorio, il Centro Studi elaborerà i dati tecnici dei vini e suggerirà le strategie di mercato per una migliore valorizzazione dei Doc piemontesi. Collegato al progetto Coldiretti di “Una filiera agricola tutta italiana”, il Centro Studi attiverà una strategia condivisa per il rilancio dei vini piemontesi. Dalle analisi sui vini sarà creata una banca dati utile alla caratterizzazione e valorizzazione delle Doc.
“Un’iniziativa che vede la luce nell’ambito della Consulta vitivinicola di Coldiretti Asti – tiene a precisare il presidente provinciale Maurizio Soave che è anche responsabile vitivinicolo Coldiretti per l’intero Piemonte -. In un momento difficile per l’enologia piemontese, siamo convinti sia utile puntare sull’innovazione attraverso un laboratorio all’avanguardia e disporre di una strategia per dare ai produttori gli strumenti per affrontare il mercato”.
L’impostazione data al laboratorio di consulenza enologica punta ad offrire ai vignaioli un servizio su misura, correlato al reale posizionamento sul mercato di ogni loro singolo vino.
“Abbiamo voluto – sottolinea il direttore provinciale Coldiretti, Antonio Ciotta – creare un servizio di nuova concezione. Attualmente in Piemonte ci sono ottime strutture che svolgono attività di consulenza enologica, che per altro collaborano e continueranno a collaborare con noi, ma manca un “regista” che possa classificare esattamente le produzioni e suggerire una strategia per affrontare al meglio il mercato. In questo senso, ogni vino analizzato sarà inserito in una banca dati e sarà utile per migliorare la qualità del singolo prodotto ed anche la media complessiva delle proposte enologiche piemontese”.
L’obbiettivo di Coldiretti è di far leva su un campione significativo di tutta la produzione enologica piemontese, un traguardo ambizioso ma che solo un’organizzazione così radicata sul territorio può attuare. “Il nostro progetto mira alla valorizzazione e promozione dell’alta qualità dei vini piemontesi – rimarca Ciotta – e consapevoli delle difficoltà che si possono incontrare abbiamo voluto affidare la direzione del Centro Studi Vini del Piemonte a Secondo Rabbione, vice direttore di Coldiretti Asti, con alle spalle una lunga esperienza sia tecnica che politica e sindacale”.
“Coldiretti – rileva Secondo Rabbione – possiede la più ampia rappresentatività nella filiera vitivinicola, sia nell’ambito della produzione, con migliaia di associati conferenti alle cantine sociali, sia nella fase della trasformazione, vinificazione, affinamento e commercializzazione, con la vendita diretta, alla grande distribuzione, alle enoteche ed alla ristorazione.
Con questi presupposti realizzeremo sicuramente un’attività di consulenza enologica, laboratorio di analisi, non fine a stessa, ma integrata in un progetto più ampio, di caratterizzazione e di valorizzazione dei nostri vini”.
Il servizio di consulenza enologica Coldiretti Impresa Verde, ha come partner anche il Consorzio Agrario del Nord Ovest ed è rivolto principalmente alle imprese associate aderenti ad un programma di assistenza tecnica del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte.