Corsa delle botti: una squadra nicese al palio nazionale

La corsa con le botti, fino a metà del secolo scorso, faceva parte di quella ritualità legata alla vendemmia quando si dovevano anche approntare i capaci recipienti, le botti appunto.

Queste venivano consegnate dai mastri bottai ai contadini facendole rotolare lungo le strade dai “garzoni” che gareggiavano tra di loro con la speranza di rendere più celere la consegna e primeggiare tra i colleghi.

Essendo l’usanza diffusa in numerosi borghi della Penisola da alcuni anni si organizza una sorta di palio che, dopo una serie di qualificazioni, culmina, in una finale di anno in anno in una contrada diversa d’Italia. Quest’anno sarà ospitata il prossimo 10 settembre a San Gusmè nel Senese.

A difendere i rutilanti colori nicesi sono stati chiamati sono stati chiamati Roberto Guastello, Luca Marchisio, Davide e Giampiero Lovisolo e Matteo Varallo che con l’occasione pubblicizzeranno il cinquantesimo sito Unesco di cui Nizza fa parte.

Il primo dei numerosi incontri ha già avuto luogo a Furore, comune nel Salernitano dove i nicesi non erano presenti; tuttavia questi hanno ancora ottime possibilità di qualificarsi tra i primi dieci previsti dalla finale poiché oltre al punteggio, tra tutte le gare in programma, sarà necessario parteciparvi soltanto a cinque, ciò per favorire tutte le squadre in lizza che spesso si trovano in difficoltà a compiere lunghi spostamenti.

Comunque i prossimi 6 e 7 maggio i Giallorossi concorreranno a Refrontolo in provincia di Treviso dove dovranno percorrere un tragitto di circa un chilometro e duecento metri che alternerà tratti pianeggianti a salite con il 15% e discese con il 9% di pendenza. In compenso la botte da far rotolare sarà più piccola e quindi leggera: 500 litri invece che 700, anche se avranno l’obbligo di sospingerla, almeno per certi tratti del percorso come arrivo e partenza, contemporaneamente in due.

Il morale degli atleti è comunque alto e le aspettative sono ottime. Dall’amministrazione intanto non si esclude che per le prossime edizioni anche Nizza possa ospitare una tappa della gara nazionale, magari in concomitanza alla già tradizionale corsa che si corre in loco, eventualmente abbinandola senza sostituirla ad essa così da non stravolgere le usanze. (Domenico Bussi)