La vendemmia 2011, grazie al clima stabile e costante, a quasi due mesi dall’inizio (da metà agosto), ha aiutato i viticoltori a definire il giusto percorso vendemmiale.
Una caratteristica della vendemmia 2011 è stata l’iniziale precocità poi assestatasi ripristinando la graduale maturazione.
Pertanto ad un primo esame dei vitigni annota il consulente e giornalista Giancarlo Montaldo:
Chardonnay e Pinot nero: belli e sostanziosi. All’inizio di agosto le uve erano splendide. L’aumento della temperatura ha poi favorito la raccolta, riducendo il pericolo di gradazioni eccessive e la conseguente caduta dell’acidità.
Moscato bianco: biondo e profumato. A luglio si prevedeva una ricchezza aromatica fuori dal comune. Il troppo caldo della seconda metà di agosto ha un po’ modificato i piani, ma il quadro aromatico è rimasto al di sopra del livello 2011 e il vino ne guadagnerà in struttura e pienezza.
Dolcetto: generoso e resistente. E’ forse il vitigno che ha faticato di più soprattutto nei terreni ben esposti e nelle vigne più giovani. La maturazione dei grappoli è stata accentuata, incrementando, in modo evidente, la gradazione alcolica dei vini.
Arneis: duttile e sorprendente. La maturazione è avvenuta in modo discontinuo ed ha molto impegnato i viticoltori nel selezionare le vigne per posizione ed età. Il caldo di agosto ha accelerato la maturazione, ma ne ha rafforzato la struttura e la sostanza.
Barbera: ricco ed elegante. Dopo l’interessante situazione climatica di fine luglio, il caldo della seconda metà di agosto e di settembre il vitigno barbera ha incrementato il livello di alcol e la struttura. del vino che sarà pieno, sapido ed aromatico.
Nebbiolo: maestoso e impeccabile. E’ il vitigno che meglio ha affrontato le insidie del clima. Le rese per ettaro contenute e il rendimento di uva in vino piuttosto ridotte promettono vini ricchi di colore, profumi, sapori, sapidi, strutturati e persistenti. Da più parti si dice che saranno premiate le posizioni alte e fresche.