Enrico Cavallero, consigliere comunale di Costigliole, interviene con una proposta per il rilancio turistico della sua cittdadina:
“L’idea della Camera di Commercio di proporre i piatti delle sagre all’Enofila è buona, anche se non rappresenta una novità. Questa rassegna gastronomica, negli anni passati, era stata prima ospitata nel cantinone di piazza Alfieri, e successivamente, spostata nel castello di Costigliole.
La scelta rappresentò una vera “manna” per il paese, si pensi che in ogni sua edizione giungevano a Costigliole non meno di 10.000 commensali. Ma le Pro-loco al castello non è l’unica proposta sottratta al nostro castello. Si ricordino, fra le tante, l’asta dei vigneti storici, l’Enoteca regionale fortemente voluta dai nostri vignaiuoli ma con troppa fretta trasferita a Canelli, un’infinità di esposizioni, convegni e altro ancora.
Costigliole e il suo castello erano diventati, in quel periodo, per l’intero astigiano, un volano turistico economico che riusciva a far convergere iniziative di ogni genere. Non è facile stabilire le responsabilità e i fattori che hanno determinato questo cambio di rotta in tempi sicuramente diversi, in cui le nuove amministrazioni non possono disporre delle risorse del passato, e di privati disposti ad investire se ne trovano sempre meno.
Occorre però non perdere ulteriore tempo a chiedersi su cosa si doveva o si poteva fare, o aspettare impassibili l’evolversi degli eventi, vedi la vicenda Grinzane, il potenziale del castello oggi, in parte ristrutturato e arricchito dalla presenza della scuola internazionale di cucina ICIF, rimane enorme e le risorse umane in grado di portare un contributo alla rinascita del paese non mancano. Uno strumento per coinvolgerle dando corso ad idee e proposte concrete esiste ed è quello messo in atto dall’Amministrazione comunale ovvero la Commissione castello.
Proporrò al Presidente di allargare la Commissione, oggi prettamente politica, che ha già incominciato a lavorare in questa direzione, di dare voce con idee e piani di lavoro all’apparato produttivo, alle associazioni e ai singoli cittadini, Tutti possono dare il loro contributo e fare la loro parte affinché Costigliole e il suo castello (risalente al 15 secolo e appartenuto prima al Marchese Filippo Asinari, politico e valido enofilo, e dimora poi della Contessa di Castiglione), possano nuovamente riappropriarsi del loro ruolo tornando al vertice della promozione turistica anche in prospettiva delle ghiotte opportunità che possono scaturire dall’eventuale progetto e riconoscimento UNESCO e dall’Expo 2015.”