Si avvicina la Pasqua, periodo nel quale si programmano vacanze e si definiscono i programmi estivi.
Su questo argomento è intervenuto Beppe Tassone, Presidente del Consiglio comunale cuneese: “Cuneo, ha da sempre una forte vocazione turistica sia per la sua felice collocazione geografica, sia per la capacità di non privilegiare, nelle presenze, una stagione rispetto all’altra grazie alla propria capacità di offrire spunti di forte interesse tutti i mesi dell’anno.
E’ necessario, ora, operare un ulteriore salto di qualità realizzando un sistema turistico integrato che coinvolga tutti i settori dell’economia, dall’agricoltura d’eccellenza, all’artigianato, al commercio, esaltando le potenzialità di Cuneo, del suo hinterland e delle vallate.
Le manifestazioni che vengono proposte nel cuneese, nei mesi estivi ed autunnali, sono spesso realizzate grazie al lavoro di tanti volontari, di gruppi spontanei o delle pro loco che rappresentano un patrimonio di ricerca, di conservazione delle tradizioni e di proposte culturali, enogastronomiche e folcloristiche di notevole rilievo.
Di qui la necessità di attivare un sistema turistico integrato che consenta al cuneese di esaltare tutte le proprie potenzialità ed al turismo di integrarsi al meglio con gli altri settori, così da proporre non attività slegate tra loro, ma un territorio nella sua interezza, in grado di richiamare flussi turistici e, soprattutto, di allungare le giornate di presenza.
I rapporti sempre più stretti con le vallate del versante francese, con la Costa Azzurra e con le Province del Ponente ligure, possono, costituire un ulteriore valore aggiunto in grado di realizzare un’auspicabile sinergia tra mare, montagna e vallate alpine che, per quanto riguarda il cuneese, raggiungono, nel campo dell’offerta turistica, livelli molto alti relativamente a proposte differenziate, tutte di forte interesse.
Turismo religioso, culturale, enogastronomico, ecologico costituiscono solo alcuni dei segmenti di un settore che ormai è giunto ad alte specializzazioni, ma che, per crescere, non può fare a meno del territorio.
Ormai il turismo virtuale ha lasciato posto a quello reale delle piazze, dei sapori, dei dialetti e della “realtà” delle offerte: in questo il cuneese da sempre è in prima linea in grado di soddisfare le esigenze più differenziate.
Per questo è necessario unire le diverse potenzialità coinvolgendo cultura, folklore e lavoro in un sistema integrato che abbia il territorio quale primo elemento di riferimento.
Da questo salto di qualità il cuneese potrà trarre enormi benefici ed anche rispettare quelli che sono gli indirizzi europei che prevedono la realizzazioni di reti turistiche in grado di coinvolgere realtà contigue anche transfrontaliere: il lavoro che si sta facendo, che deve essere potenziato, con Nizza, Imperia e Savona, va dunque nella direzione giusta.
Dalla realizzazione di questi programmi dipenderà la crescita economica ed occupazionale di Cuneo e del suo hinterland”.