Omaggio ai Caduti della Divisione “Acqui”, a Monastero Bormida

“Il valore di un ricordo” é il tema dell’omaggio ai Caduti di tutte le guerre ed in particolare a quelli della Divisione “Acqui”, uccisi dai tedeschi nel settembre 1943, a Cefalonia ed a Corfù, che verrà loro rivolto, con diversi eventi culturali, nel corso della giornata di domenica 5 novembre, a Monastero Bormida, nell’Acquese, a cura dell’Amministrazione comunale e del “Centro XXV Aprile”, con sedi a Savona, Albisola e Bubbio, e nell’ambito dell’antico rapporto tra la Valbormida e la riviera ligure, soprattutto nel nome della Resistenza e poi anche della cultura, suggellato, a partire dal 2013, dalle varie edizioni della rassegna multiculturale “Dal mare alle Langhe”.

I momenti salienti della manifestazione saranno, dalle 10,15 alle 13, nella zona della piazza del Mercato, dove sorge il monumento ai Caduti, la Santa Messa nella vicina chiesa parrocchiale di Santa Giulia, l’omaggio ai Caduti di tutte le guerre, la presentazione dell’opera in ceramica intitolata “Il valore di un Ricordo”, realizzata dagli artisti albisolesi Cinzia Astaldi e Paolo Giallombardo su invito del “Centro XXV Aprile”, dedicata ai Caduti della Divisione “Acqui”, tra i quali figurano il soldato Ottavio Ferraris, di Monastero Bormida, e Enrico Saettone, di Albisola Superiore, entrambi appartenenti al 18° Reggimento Fanteria della Divisione “Acqui”, allora dislocato a Corfù. L’opera, ispirata da un bozzetto dell’artista piemontese Cladio Zunino, é costituita da una grande tondo in terra semi-refrattaria rivestito con smalti, con raffigurati, in rilievo, la madre d’un Caduto, la spoglia esanime dello stesso, in divisa da soldato, ed un ufficiale della Divisione “Acqui” con lo sguardo rivolto verso l’alto. Essa viene donata dagli artisti al Comune di Monastero Bormida. Verrà poi esposta stabilmente nella Sala consiliare, con accanto una targa, con cornice in ceramica, il cui testo evoca i nomi e la figura di Ferraris, di Saettone e del savonese Lelio Speranza, vice Presidente nazionale della Federazione Italiana Volontari della Libertà-FIVL, principale fautore del progetto culturale “Dal mare alle Langhe” e dell’evento a Monastero Bormida, recentemente scomparso, ed un’altra targa con i nomi degli artisti e di altre persone coinvolte nell’iniziativa. Questa parte della manifestazione sarà caratterizzata dagli interventi del sindaco di Monastero Bormida, Ambrogio Spiota, del presidente del “Centro XXV Aprile”, Antonio Rossello, da un indirizzo di saluto inviato dal Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, da interventi di rappresentanti del Parlamento italiano e dei numerosi enti ed associazioni che hanno dato il loro patrocinio alla manifestazione, fra cui la Regione Piemonte e quella della Liguria, altre Amministrazioni pubbliche piemontesi e liguri, la Associazione Nazionale Divisione “Acqui”, Associazioni combattentistiche e d’arma, Istituti Storici della Resistenza piemontesi e liguri. Altro momento significativo di questa parte della giornata sarà un saggio degli alunni della scuola primaria di Monastero Bormida.

Nel pomeriggio, alle 15,30, presso il foyer del Teatro comunale, il senatore Adriano Icardi presenterà il libro del giornalista ligure Daniele La Corte, intitolato “Il coraggio di “Cion”, la vera storia del partigiano Silvio Bonfante”, nativo di Oneglia, operaio, soldato nella Marina militare italiana, poi nella Resistenza subito dopo l’8 Settembre ’43, in seguito vice comandante della seconda Divisione “Garibaldi” intitolata a “Felice Cascione”, attiva nell’Imperiese, morto suicida il 17 ottobre 1943, durante l’attacco dei nazifascisti all’ospedale partigiano di Briga Alta, nel Cuneese, per favorire la fuga dei suoi compagni di lotta e salvarne così la vita; gli verrà conferita in seguito la Medaglia d’oro al Valor militare. L’opera di La Corte era presente recentemente alla Fiera internazionale del libro di Francoforte.

A conclusione della giornata, alle 16,30, nelle sale espositive del castello medievale, sede del Comune, verrà aperta la mostra dell’artista piemontese Claudio Zunino, di Olbicella, presentato dal critico d’arte e studioso della Resistenza Federico Marzinot. Assieme a opere emblematiche del recente percorso dell’artista, con frequenti, voluti richiami a Caravaggio e con una figuratività che rimanda talora al linguaggio pittorico della Metafisica, Zunino propone alcune opere dedicate a temi di alto impegno: si tratta del disegno a carboncino intitolato “Ai Caduti della Divisione “Acqui””, cui si sono ispirati gli autori dell’opera in ceramica “Il valore di un Ricordo” e che raffigura una donna che sorregge il corpo esanime d’un giovane Caduto ed un ferito con la testa coperta da bende e con un braccio stancamente pendente verso terra; del quadro intitolato “Il treno”, rievocante idealmente, con l’interrogarsi del protagonista dell’opera, quello, sul proprio destino, dei profughi giuliano-dalmati durante il loro esodo negli anni successivi alla seconda guerra mondiale ed il peregrinare per l’Italia ed in altri Paesi, esposto nel febbraio scorso al MUDA di Albissola Marina, nell’ambito d’una mostra, curata da Marzinot, di opere dedicate alla rievocazione di quella vicenda, ed il quadro intitolato “L’accoglienza”, su alcuni aspetti di quella che viene riservata oggi dall’Europa ai migranti da altri Paesi.