E’ caduto dal quarto piano, tra via dei Prati e il torrente Belbo, dalla mansarda, alle 6.50 del mattino. La notizia del probabile tentativo di suicidio prima e dell’improvvisa e tragica scomparsa poi di Renzo Mazzetta, classe 1978, si è diffusa in fretta, nella mattinata di ieri, lunedì, a Canelli, città in cui viveva, e nel Sud Astigiano, tra l’incredulità generale.
Trasportato subito con l’elisoccorso al Pronto Soccorso di Alessandria, a nulla sono però valsi i tentativi di salvarlo. E’ morto alle 11.30. I carabinieri di Canelli stanno indagando.
Conviveva da una vita con la canellese Barbara Bosca. che viene menzionata nell’annuncio funebre insieme al fratello Ernesto, alla sorella Graziella, al cognato Giorgio, ai nipoti Noemi e Giorgia e ai cugini.
Lo piangono anche amici, conoscenti, coetanei ma anche sportivi. Infatti Mazzetta, enologo (lavorava a Calamandrana ed era in procinto di iniziare un nuovo lavoro), era anche un calciatore.
Centrocampista con esperienze in promozione e prima categoria, nelle ultime stagioni aveva giocato nella Nicese e nella Santostefanese. Quest’anno nella Nicese di prima categoria. Molto chiuso di carattere e di poche parole, dava però tutta l’anima nel gioco.
Numerosi i messaggi di saluto e di affetto scritti da amici e compagni di sfide calcistiche affidati ai social network.
I funerali avranno luogo giovedì 30 giugno, alle ore 10.30, nella chiesa di San Giovanni Battista, a Cossano Belbo.