“La decisione di Poste Italiane di spostare il Centro Postale Operativo da Alessandria a Genova costituisce un grave danno per tutta la provincia di Alessandria, che dovrà dipendere da Genova, molto distante e fuori Regione, penalizzando l’occupazione, l’efficienza e la tempestività del servizio postale che è vitale per la crescita dell’economia”.
Con queste parole il Consigliere Regionale del Piemonte On. Marco Botta porta all’attenzione di Palazzo Lascaris la decisione di Poste Italiane relativamente al Centro Postale Operativo di Alessandria.
“Parrebbe che Poste Italiane abbia deciso di avviare una riorganizzazione del Centro Postale Operativo di Alessandria.” – prosegue l’esponente PDL – “Tale riorganizzazione prevederebbe una limitazione nella consegna dei pacchi dei giornali in abbonamento da parte degli editori, che risulterà possibile soltanto dalle 8 alle 13”.
I pacchi verranno quindi spediti agli abbonanti del capoluogo e della provincia unicamente il giorno successivo, mentre un servizio in tempo reale sarebbe garantito dalla sede di Genova. Situazioni simili si riscontrano anche in altre Province piemontesi, con il conseguente venirsi a creare di disagio tra gli editori dei giornali locali.
“Il nuovo orario risulta non funzionale alle esigenze di distribuzione dei giornali che stampano alla sera e consegnano i pacchi da spedire agli abbonanti di notte: con le nuove modalità i giornali saranno costretti a chiudere in tipografia con almeno tre ore di anticipo, perdendo di attualità nei confronti dei quotidiani, che sono i maggiori concorrenti” – conclude Botta – “Il trasferimento a Genova comporterà ulteriori disagi e costi per piccoli editori, costi non sopportabili dai loro bilanci. I giornali locali potrebbero essere costretti, per sopravvivere, a ridimensionare il proprio personale, giornalisti e grafici”.
La Fipeg, Federazione dei piccoli editori, che ha sessanta testate piemontesi associate, ha chiesto di continuare a consegnare i giornali ad Alessandria di notte negli orari concordati, così come disciplinato dal Contratto di Servizio.
Con l’Interrogazione presentata Marco Botta chiede alla Giunta Regionale “se non si ritenga opportuno mettere in atto iniziative affinché Poste Italiane ripristini il servizio nei tempi e nelle modalità stabilite dal Contratto di Servizio”.
Analoga interrogazione è stata presentata anche alla Camera dei Deputati.