Rifiuti: la tariffa puntuale non è più un tabù

La dichiarazione dei giorni scorsi dell’assessore all’Ambiente di Canelli lascia ben sperare che qualcosa si muova anche nell’attivazione della tariffa puntuale che imporrebbe ai cittadini il pagamento della Tari in rapporto alla quantità dei rifiuti solidi urbani prodotti.

La tariffazione puntuale, nei comuni che l’hanno adottata, si è subito tradotta in una diminuzione dei costi per i cittadini, in un aumento del tasso di differenziazione e in una diminuzione dei rifiuti globalmente prodotti, con ottimi vantaggi per l’ambiente. È la prova che dove c’è tracciabilità e trasparenza si risparmia.

Nel 2015 l’Istituto Superiore per la Protezione Ambientale-ISPRA-, nel suo censimento sul sistema tariffario italiano ha scritto che tra i 525 comuni Rifiuti free ben 255 hanno introdotto volontariamente il sistema della tariffazione puntuale. Tra questi spicca il Consorzio Priula di Treviso con una raccolta differenziata da alcuni anni all’85% e con una Tari quasi dimezzata rispetto alla nostra.

La dichiarazione dell’ Assessore è un’accettazione di principio molto interessante. Fino a pochi mesi fa invece non era così. Al riguardo si fa memoria della discussione in Consiglio Comunale, su richiesta di Romano Terzano, avvenuta verso la fine di aprile del 2016 sull’ attivazione della tariffa puntuale che si è conclusa col sostegno da parte del consigliere Alessandro Negro e la bocciatura da parte della maggioranza. Ora tale principio non è più respinto, quindi potrebbe essere applicato. “Non possiamo farlo come singolo Comune – chiosa l’assessore – deve essere il Consorzio di Bacino per i Rifiuti Astigiano a bandire una gara d’ appalto ad hoc. Se ne parlerà in futuro”.

Se la dichiarazione lascia aperta la porta, i tempi e i metodi di attivazione presentano alcune perplessità. Certamente il Comune di Canelli da solo non può risolvere completamente il problema poiché compete al CBRA fissare le linee della politica generale inerente la gestione dei rifiuti.

Nella nostra città qualcosa però in quella direzione può essere fatta anche da subito, ad esempio nella gestione del verde. Qualche Comune dell’ astigiano, nella sua piena autonomia, già fa pagare a parte chi produce il verde, altri addebitano il costo dell’apposito bidone carrellato in uso da chi ha un’ area verde, a Canelli invece è tutto gratuito.

Al di là di questa possibilità il Comune di Canelli ha notevole voce in capitolo nella gestione del Consorzio quale membro effettivo e di importanza non secondaria per numero di abitanti. Può rivolgersi direttamente al Presidente del CBRA e farne richiesta anche perché ogni anno paga anche le spese di funzionamento del Consorzio con una somma che supera i 20.000 euro a carico dei cittadini canellesi. C’è inoltre una seconda via per intervenire sul CBRA. Basterebbe che il Consiglio Comunale di Canelli, maggioranza e minoranza unite, votasse un o.d.g di richiesta dell’attivazione della tariffa puntuale indirizzato al Presidente del CBRA e lo inviasse anche a tutti i Comuni aderenti.

Sarebbe un’occasione preziosa per farci paladini di una riforma di grande importanza sul piano della tutela dell’ambiente, del risparmio sulla Tari, sulla responsabilizzazione dei cittadini che operano in piena armonia tra di loro.

Dopo la dichiarazione dell’assessore Angelica Corino restiamo fiduciosi che questo passo verrà fatto in un futuro assai prossimo.