>> Inaspettato trasferimento di don Claudio Barletta a Monastero Bormida

E’ successo poco prima della benedizione finale della Messa festiva di sabato 28 luglio, quando Mons. Paolini Siri, celebrante, vicario generale della diocesi di Acqui, a nome del Vescovo mons. Piergiorgio Micchiardi ha annunciato lo spostamento di don Claudio Barletta nella parrocchia di Monastero Bormida. I presenti non hanno potuto fare a meno di un urlato e prolungato ‘no!’.

Li abbiamo ascoltati “Io vado a Messa perché ne sono fermamente convinto, ma, a volte, ci si va anche perché ci si trova bene e si apprezza la simpatia e la cordialità di chi la presiede.” “Con i cambiamenti bisogna andarci piano, specialmente in momenti difficili come questi.”

E’ stato lo stesso mons. Siri a stupirsi pubblicamente dell’assoluta segretezza tenuta dal parroco che già era a conoscenza del suo cambiamento dal 3 maggio. Intervistato don Claudio sul perché, ha sinteticamente risposto: “Ognuno fa il lavoro cui è preposto! Forse hanno tenuto conto delle mia quattro mattinate che devo passare ad Acqui per il mio delicato lavoro di presidente dell’Istituto per il sostentamento del clero, e Monastero è ad una schioppettata da Acqui”. Don Claudio, nel suo stile, non si lascia sfuggire una battuta: “Anche don Luciano Cavatore, il parroco di Sezzadio che mi sostituirà, calza sempre, estate ed inverno, i sandali come me”.

Don Claudio Barletta, nato ad Acqui Terme il 27/02/1969; diplomato in ragioneria, a 21 anni, entrò nel seminario interdiocesano di Alessandria, dove studiò, per 6 anni, teologia. Ordinato diacono nel 1995, lavorò con don Pasqua a San Leonardo di Canelli; sacerdote nel 1996, fu viceparroco a San Leonardo fino al 2000, quando fu nominato parroco a San Tommaso fino ad oggi; dal 1998 al 2003 è stato anche responsabile della parrocchia di Loazzolo; dal 2011 copre il prestigioso incarico di presidente dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero; dal 2000, sempre eletto dal clero, fa parte del Consiglio presbiterale.

I genitori, il papà Carlo (78 anni) e la mamma Olivana Ferrero (67 anni), vivono a Serole.

Numerosi sono stati i lavori strutturali che ha portato a termine in questi 12 anni di parrocchia: rifacimento totale del pavimento di S. Tommaso, il nuovo impianto di riscaldamento, la facciata, il tetto della canonica, e la sistemazione, in via di ultimazione, della ‘Sala della Comunità’ nei locali dell’ex ‘Circolino’.

Suo successore, con ingresso a settembre, sarà don Luciano Cavatore (27/12/1963 – ordinato nel 1973), attuale parroco di Maria Immacolata di Sezzadio e dei Santi Quirico e Giulitta di Castelnuovo Bormida; collaboratore del Centro diocesano per le vocazioni e per il diaconato permanente.

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