I vincitori della 37a edizione del Premio Cesare Pavese sono: Eraldo Affinati (narrativa), Renata Colorni (editoria), Elton Prifti e Wolfgang Schweickard (saggistica) e Anna Nadotti (traduzione).
Le sezioni in cui il Premio è suddiviso intendono rappresentare i tanti ambiti in cui Pavese aveva lavorato: narrativa, editoria, traduzione e saggistica, riconoscendo in ciascuno una personalità che si è distinta nel corso degli anni per passione, cura del lavoro, creatività, continuo confronto con il mondo. È un intento che prende linfa e anima dalle parole di Pavese in Dialoghi con Leucò, “Tu sei tutto nel gesto che fai”.
La giuria del Premio Pavese, presente alla cerimonia di premiazione condotta dalla giornalista e autrice Chiara Buratti, è composta da: Alberto Sinigaglia (presidente della giuria, presidente dell’Ordine dei Giornalisti Piemonte, presidente del Comitato scientifico della Fondazione Cesare Pavese), Gian Arturo Ferrari, Giulia Boringhieri, Chiara Fenoglio, Claudio Marazzini, Pierluigi Vaccaneo (direttore della Fondazione Cesare Pavese).
L’andamento dell’epidemia e le conseguenti nuove disposizioni entrate in vigore, a pochi giorni dall’inizio del Premio, hanno portato a ripensare in corsa il programma, che si è svolto in una sola giornata, online e a porte chiuse.
Nonostante il formato ridotto, non sono mancate le novità: l’immagine guida di Paolo Galetto, presentata ufficialmente in apertura del Premio; l’aggiunta della sezione Narrativa, con l’ingresso in giuria di Chiara Fenoglio; l’istituzione del Premio Pavese Scuole, nato per avvicinare i giovani allo scrittore promuovendo la lettura delle sue opere in chiave personale; il “gemellaggio” con il Premio Strega, nel 70° anniversario dell’assegnazione a Cesare Pavese. Iniziamo a condividere qui alcuni dei contributi dai tanti protagonisti di questa edizione. Continua a seguirci per non perderti tutti gli altri!