A Canelli, il Parco comunale di via Robino oggetto di atti vandalici

Il parco comunale, situato tra via Robino e via Saracco, è oggetto di discussione in seno al Consiglio comunale e tra i cittadini. Interventi vandalici di frequente lo devastano con notevoli danni al nostro patrimonio verde. Come cittadino, interessato alla conservazione del parco, lo frequento assiduamente per goderne dei benefici, ma troppo spesso ne esco deluso ed amareggiato a causa del degrado cui versa. Sento invettive, rimproveri ed accuse verso ignoti che nottetempo danneggiano alberi ed arredi. Sono parole al vento. La storia si ripete da tempo, ma nulla cambia. Dalle dichiarazioni degli amministratori locali si sentono lamentele di impotenza nel contrastare l’opera dei vandali e proposte di nuovi,cospicui investimenti per far rivivere il parco. Sono strade già percorse altre volte, che non hanno sortito gli effetti desiderati. A mio avviso penso sia maggiormente utile agire in modo diverso, puntando sul piano della responsabilizzazione, della cura degli alberi nuovi e sull’educazione di cittadini: meno atti vandalici per incoscienza, meno rifiuti prodotti ed abbandonati nel parco, maggior cura degli alberi messi a dimora per non lasciarli soffrire e seccare, meno interventi di inopportune potature, meno abbandono di feci canine tra l’erba. Personalmente e in collaborazioni con cittadini e docenti, in questi anni, ho provveduto a raccogliere mozziconi di sigarette abbandonati, ad accompagnare ragazzi delle scuole a vivere momenti di fattiva e serena fruizione dei benefici offerti dagli alberi e dal tappeto erboso, a visitare il parco con amici nella convinzione che se l’area è frequentata intensamente e custodita con rispetto lo spazio per gli atti vandalici si riduce fino a scomparire.

Nel parco attualmente si trovano alcuni alberi molto belli: sei Pioppi cipressini che svettano rigogliosi sul limite ovest e una Robinia umbraculifera in prossimità del recinto per i cani. Poi ci sono alcuni grandi Pioppi, preesistenti all’ acquisto del terreno che, chissà perché, sono stati capitozzati, i cui effetti devastanti sono ancora ben visibili e che possono costituire pericolo per caduta di grosse branche. Al centro c’è un Tiglio devastato da una pesante capitozzatura, inguardabile in un parco. In prossimità delle attrezzature per le pratiche sportive tre Robinie umbraculifere, per trascuratezza nel taglio dei pollini emersi durante la crescita, si sono trasformate in cespugli spinosi, brutti e pericolosi.

Nel 2021 sono stati messi a dimora 28 alberi: 10 Pioppi cipressini sul lato cimitero, 2 Bagolari tra via Robino e via Saracco, 3 aceri rossi accanto all’ area per i cani, 3 Tigli e 2 Liquidanbar presso i giochi per bambini , 2 Tuie all’ ingresso da via Robino, al centro del parco 2 Gelsi, 2 Cedri deodara, 2 esemplari di Gingko biloba. Di tutta questa meraviglia rimane ben poco: 6 Pioppi cipressini sono seccati, una Tuia è seccata, una Betulla è seccata,un Liquidambar è seccato, due Tigli e un Liquidambar sono stati distrutti dai vandali.

Un ambizioso progetto per il futuro è stato annunciato dagli amministratori comunali. “ Stiamo lavorando ad un intervento da 300.000 euro per la ristrutturazione del parco – ha dichiarato alla stampa Paolo Gandolfo. Il primo intervento, in primavera, riguarderà una grande piantumazione”. Alcune domande sorgono spontanee. Quali alberi verranno messi al posto di quelli morti lo scorso anno e negli ani precedenti ? Ci sarà continuità con l’esistente superstite? Ci sarà spazio per la grande piantumazione annunciata in modo che ogni albero possa svilupparsi secondo natura? Verranno messi i sostegni per proteggerli nei primi anni di crescita, visto che una delle cause per cui molti sono morti è stata proprio la mancanza dei tutori? Si utilizzerà la pacciamatura per contenere l’evaporazione, stabilizzare l’umidità, risparmiarne fino al 70% di acqua e ,con la decomposizione, rendere il suolo fertile, gratis ? Come si penserà di garantire l’attecchimento se le avverse condizioni meteo continueranno a mantenere il suolo in situazione di stress idrico? Avremo acqua per farlo? Le problematiche sono complesse, gli annunci di stanziamenti, le invettive contro i vandali non bastano. Serve promuovere un approccio nuovo, una nuova cultura per risolvere per sempre il problema del nostro utilissimo parco cittadino, per avere in futuro alberi secolari. R.T.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *