Domenica 10 gennaio, nel Comune di Bubbio, si è costituita una nuova Associazione denominata “Memoria della Pallapugno”. A costituirla è stato un gruppo di appassionati, dirigenti, ex giocatori e scrittori, da sempre impegnati a divulgare culturalmente il gioco della pallapugno come massima espressione sportiva nell’ambito territoriale di Langa, Roero e Monferrato, recentemente dichiarato dall’Unesco “Patrimonio dell’umanità”.
A presiedere l’Associazione è stato chiamato Massimo Berruti, noto e valente giocatore del recente passato, pittore di chiara fama e tuttora impegnato come consulente per diverse società pallonistiche.
Fanno parte del primo Consiglio direttivo: il professor e scrittore Giorgio Caviglia, il medico e scrittore Nino Piana, l’ex giocatore Piero Galliano, il presidente della società Bubbio di serie B, Roberto Roveta, lo scrittore e appassionato di statistiche Mario Pasquale, il delegato della Federazione italiana pallapugno in provincia di Asti, Marco Tardito, lo scrittore e dirigente della società giovanile di Alba, Nando Vioglio, il sindaco di Bubbio Stefano Reggio, il consigliere comunale con delega alle Politiche sportive e culturali del Comune di Bubbio, Daniele Roveta e il delegato nazionale della Fipap per le discipline affini e dirigente della pallonistica Soms Bistagno, Arturo Voglino, che ha assunto il ruolo di tesoriere-segretario della nuova Associazione.
Come primo presidente emerito dell’Associazione “Memoria della Pallapugno” è stato proposto Gian Paolo Bianchi, fondatore della società pallonistica di Bubbio e da sempre fautore del recupero delle tradizioni. Non per caso è stato scelto Bubbio come sede per fondare il nuovo sodalizio: a Bubbio esiste ancora la “Piazza del Pallone”, dove si gioca tuttora il campionato italiano di serie B.
La nuova Associazione, senza fini di lucro, si prefigge il compito, piuttosto ambizioso, di valorizzare dal punto di vista culturale, sociale e artistico il gioco della pallapugno, operando nel campo dello spettacolo, del turismo, dell’animazione, della comunicazione e dell’arte in generale, realizzando e valorizzando iniziative o promuovendo la diffusione e la promozione dell’attività della pallapugno su tutto il territorio nazionale.
La prima dichiarazione del neo presidente Massimo Berruti: «È da anni che pensavo a un’iniziativa del genere. Finalmente si sono realizzate le condizioni per la nascita di un’associazione culturale che opera partendo dal territorio individuato dall’Unesco come “Patrimonio dell’umanità” culturale e ambientale, per raggiungere tutto il territorio italiano. Il più importante sport italiano, vero autoctono italiano, deve riavere il suo ruolo, non solo nel nostro bel territorio, ma ovunque. Nei prossimi giorni riunirò per la prima volta il Consiglio direttivo per cominciare l’importante impegno».
Un auspicio del presidente è che la sede di Bubbio diventi un punto centrale per coloro che intendono fare ricerche, tesi o articoli sulla pallapugno. Per Berruti, Bubbio dev’essere meta privilegiata per tutti gli appassionati, spinti dalla curiosità di conoscere meglio il loro sport.