La Fiera Regionale del Tartufo Bianco d’Alba e d’Astesana torna, attenta all’ambiente, domenica 13 novembre, sotto l’egida di Patrimonio dell’Unesco.
“Canelli, il posto delle Trifole” si candida, ancora una volta, a luogo che salvaguarda la natura grazie ai trifulao, i cercatori del profumatissimo “re bianco”, che con i loro tabui, i cani addestrati alla cerca, sono le vere sentinelle del territorio.
Manifestazione organizzata dal Comune che si affida all’esperienza, oltre che al fiuto, dell’Associazione Trifulau Canellesi, tra le più antiche e longeve del Piemonte per un appuntamento di sicuro appeal. A questa è abbinata l’Antica Fiera di San Martino, popolare kermesse che chiude la stagione delle fiere.
La formula è quella della tradizione, con alcune novità. Dalle 8, nel centro storico, prende il via l’Antica Fiera di San Martino, con oltre 100 bancarelle, mentre in corso Libertà e nell’area della stazione ferroviaria scatta la Fiera regionale del Tartufo con esposizione e vendita di tartufi e mercatino di prodotti enogastronomici del territorio.
Alle 10, all’Enoteca regionale di Canelli e dell’Astesana in via Giuliani “Mostra concorso del tartufo bianco” in collaborazione con l’Associazione Trifolao di Canelli, con esposizione dei migliori pezzi di “trifola” raccolta nel territorio d’Astesana. Premi a “trifolao”, commercianti e ristoratori.
La tartufaia didattica quest’anno si trasferisce in piazza Cavour con la ricerca simulata di tartufi bianchi e neri per bambini, e non solo, a cura dell’Associazione Trifulao Canellesi.
Dalle 11, sempre all’Enoteca Regionale, show-cooking “Il tartufo: leggenda, mito e realtà” interpretato dallo chef Eleonora Marchisio de “La piola del Pum Russ” di Canelli.
Nel pomeriggio, dalle 15 alle 15,30, intervento di Edmondo Bonelli sulla gestione delle tartufaie spontanee. Alle 16, sempre in piazza Cavour, “Elogio al Tabui”, passerella dei cani da cerca e dei loro accompagnatori. Merenda “sinoria del tabui”, premiazione dei tabui con la consegna del “Collare al Saggio Tabui” e ai loro trifulao (zappetttini, bastoni, muset).
Nel centro cittadino, “Gastronomia, tartufi & volontariato”: piatti tipici a cura delle associazioni.