La Guardia di Finanza di Saluzzo, nell’ambito dei servizi volti al contrasto del lavoro sommerso, ha effettuato un controllo in un bar della Val Varaita dove erano impiegati, come camerieri, alcuni ragazzi della zona.
Due dei quattro giovani presenti sono risultati completamente “in nero”. E’ emerso che i giovani venivano pagati al termine della serata, con una somma che si aggirava tra i 50 ed i 70 €, e che erano sprovvisti di contratto di lavoro e copertura previdenziale.
Successivamente le Fiamme Gialle hanno interessato la Direzione Provinciale del Lavoro di Cuneo, al fine di accertare se vi erano i presupposti per l’emissione del provvedimento sospensivo dell’attività imprenditoriale, nel caso in cui i lavoratori non risultanti dalle scritture o da altra documentazione obbligatoria siano pari o superiori al 20% del totale degli occupati
presenti sul luogo di lavoro il giorno dell’intervento.
All’esito dell’attività al gestore del locale è stato notificato il verbale di accertamento, redatto ai sensi dell’art. 13 co. 4 del D. Lgs n. 124/2004, con cui sono state computate violazioni pari a 8.255 €, per effetto dell’applicazione della cosiddetta “maxi-sanzione”
prevista per il lavoro in nero, ai quali si sono aggiunti 1.900 € versati nell’immediato dal titolare dell’attività per evitare la temporanea chiusura del locale.