La Regione Piemonte ha dato parere favorevole allʼintitolazione dellʼospedale civile di Acqui Terme a monsignor Giovanni Galliano, chiesta con una pubblica sottoscrizione dallʼAssociazione Monsignor Giovanni Galliano onlus che a metà luglio si era impegnata in una raccolta di firme.
Lʼappello, rivolto dal presidente dellʼassociazione Marzio De Lorenzi all’amministrazione comunale e ai dirigenti dell’azienda sanitaria locale, ai cittadini acquesi e di tutta la diocesi è stato accolto. La dirigenza dellʼAsl ha dato il proprio assenso, con entusiasmo, dal dott. Zanetta al personale medico ed infermieristico, il consiglio comunale si è espresso favorevolmente allʼunanimità, la raccolta firme ha dato risultati insperati.
Marzio De Lorenzi nell’avanzare la richiesta l’aveva motivata molto bene evidenziando la figura di monsignor Galliano: «La vitalità e lʼintelligenza con cui opportunamente interveniva monsignore richiamavano alla mente lo spirito del ‘medico’ totalmente dedicato alla missione per la salvezza delle anime, diagnosticando e curando ogni male spirituale senza trascurare quelli materiali». E, dopo aver citato il suo impegno per varie associazioni in ambito sanitario aggiungeva: «La figura del malato e del bisognoso dunque è sempre stata al vertice della sua attenzione. Lo dimostra lʼimpegno quale primo promotore per la costruzione dellʼOspedale Civile che è ad Acqui Terme e quale autorevole collaboratore, attivissimo e presente, per quanto di sua competenza, per lʼavviamento e il sostegno, sin dalla nascita, della scuola per infermieri e dei vari reparti specialistici non ultimo la cardiologia».
Lʼassessore regionale Ugo Cavallera ne ha dato comunicazione, anche a nome dellʼassessore regionale alla Sanità, Caterina Ferrero: «Monsignor Giovanni Galliano ha rappresentato non solo una figura dalle grandi doti umane e spirituali, ma è sempre stato con la sua opera particolarmente vicino alla città e ai suoi concittadini. Con gioia e onore annunciamo quindi che lʼospedale di Acqui Terme verrà intitolato al compianto Monsignore.»