Di Vittorio Alfieri, nato il 16 gennaio 1749, la città di Asti, venerdì scorso, davanti al suo monumento, ha celebrato il suo 266° anniversario di nascita.
A rappresentare il Comune di Asti c’era il vicesindaco Davide Arri, l’assessore alla Cultura Massimo Cotto e il presidente del Consiglio comunale Maria Ferlisi. A rappresentare la Fondazione Centro Studi alfieriani la presidente Mariarosa Masoero e la direttrice Carla Forno.
La docente universitaria e presidente della fondazione alfieriana Masoero ha dichiarato che in autunno, dopo 19 anni di scandalosa chiusura, verrà la riapertura di palazzo Alfieri, che le case degli artisti sono un volano per il turismo e che il rinnovato sito della Fondazione (www.fondazionealfieri. It) contiene circa 3000 documenti dell’archivio alfieriano consultabili on line.
Davide Arri ha ricordato la visione ideale e politica della libertà di Alfieri, particolarmente in linea con il nostro tempo. Il viceprefetto Paolo Ponta ha rimarcato la dimensione europea di Alfieri, mentre l’assessore alla cultura Massimo Cotto ha evidenziato l’Alfieri romantico, artista punk, ribelle contro tutto e contro se stesso.
Dopo i discorsi, la lettura di alcuni brani di Alfieri da parte dell’attrice Daniela Placci.