Viaggia su un camion l’immagine della Canelli che produce. L’idea è di Paolo Marmo, titolare di Marmoinox: «Le nostre aziende manifatturiere ambasciatrici del territorio»
Una gigantesca cartolina su ruote: l’immagine di Canelli, dal castello Gancia al tetraedro di acciaio, nuovo simbolo del territorio, alla torre dei Contini, raffigurata sui 54 metri quadri della fiancata di un enorme rimorchio. E nell’azzurro del cielo una scritta: Qui nasce il nostro lavoro. L’idea di promuovere il nome di Canelli e l’immagine del suo territorio patrimonio Unesco attraverso un camion è di Paolo Marmo, titolare della Marmoinox.
«Sono
convinto che ogni componente economica, culturale e sociale di
un’area sia legata indissolubilmente alle altre: è il loro insieme
che rappresenta la reale valenza complessiva»
dice Marmo.
E prosegue: «Qualche
giorno fa ho letto le dichiarazioni di John Elkann su Torino come
futuro centro di assoluta avanguardia nella tecnologia paragonato
alla Silicon Valley. Lo stesso discorso, pur nelle giuste
proporzioni, può valere per Canelli per quanto riguarda l’insieme
delle sue attività produttive. Lo dico da tempo: questo territorio è
la vera Silicon Valley astigiana».
La convinzione dell’imprenditore è che l’alta specializzazione e notorietà delle aziende manifatturiere canellesi, in particolare di quelle legate al mondo dell’enomeccanica, siano un veicolo di promozione del territorio non inferiore a quello rappresentato dai prodotti tipici enologici e gastronomici.
«Siamo tutti legati alle nostre tradizioni contadine, fanno parte del nostro Dna. Ma limitare l’immagine di un’area come quella di Canelli ai soli prodotti dei campi o dei vigneti al giorno d’oggi mi sembra riduttivo – insiste l’imprenditore – Tutto parte dalle nostre meravigliose colline, ma la nostra capacità manifatturiera ha saputo mantenere il filo con il passato senza rinunciare alle sfide del futuro. Questo anche sviluppando tecnologie uniche che hanno reso le imprese locali marchi affermati in tutto il mondo».
Questa filosofia, consapevole della necessità di coniugare tradizione e innovazione, ha una evidente incidenza economica in termini occupazionali. I giovani possono contare su opportunità di lavoro qualificate determinando ricadute continue e rilevanti sulla generale qualità della vita dell’area.
Tutto questo sulla fiancata di un camion? «Sì, anche – sottolinea divertito Paolo Marmo – Perché si deve sempre partire con un messaggio evidente che tutti possono cogliere, soprattutto quando nascono spontaneamente dalla passione che accompagna tutto quello che facciamo. La semplicità è la chiave dell’immagine come le idee sono la chiave del successo».
Il “varo”
del camion pensato da Paolo Marmo titolare della MarmoinoX come
ambasciatore del territorio di Canelli e delle sue imprese.
Da
sinistra Paolo Gandolfo (assessore alle attività produttive), Marco
Gabusi (assessore Regionale ai Trasporti), Roberto e Paolo Marmo, il
sindaco di Canelli Paolo Lanzavecchia, l’assessore alle
manifestazioni Giovanni Bocchino.