Due ore a chiacchierare di giornale, giornalini, giornalisti, nella quinta elementare di San Marzano Oliveto, martedì 18 febbraio. Una bella giornata per il direttore di Vallibbt News Beppe Brunetto.
Dodici alunni entusiasti e curiosi, ben preparati dall’insegnante Carla Zaccone, sul come sia strutturato (politica interna ed estera, economia, cronache, spettacoli, cultura, sport), impaginato, diviso e suddiviso un quotidiano (testata, apertura, fondo, spalla, i tre tagli), ben informati sulle regole di una notizia (interessare il lettore, linguaggio chiaro, fondatezza della notizia, le cinque “W”).
Volevano conoscere i segreti per “fare il giornalista”. Cronista in crisi! Corsi, diplomi, lauree? Anche! Indispensabile esserci sulla notizia, sul territorio. Coinvolgere. Far funzionare il cuore e la testa, accompagnati da tanta voglia e curiosità.
Tante domande, non solo personali. Tra le altre: “Il tuo primo articolo? I momenti più emozionanti da giornalista? Perché scrivi? E’ vero che tanti giornalisti scrivono troppo bene dei padroni o di chi ha il potere? E quelli che dicono cose non gradite ai potenti, che cosa rischiano? Quello che scrivono può cambiare il mondo?”.
Domande pertinenti, accompagnate da riferimenti ad episodi di cronaca quotidiana, sportiva politica, economica, nazionale ed estera.
Domande ‘vissute’, come si intravvede nell’ultimo numero del loro giornalino “Notizie la Quinta” con Michael Shumacher in copertina e pubblicità nell’ultima, cronaca locale in seconda, politica in terza, tanto sport nelle due pagine centrali, economia in sesta e la bella mappa, in settima pagina, della libertà di espressione – associazione – politica – religione – donne e tortura, nei 18 Paesi del Medio Oriente.
Dai dodici entusiastici ‘futuri giornalisti’ (“I piccoli giornalisti crescono”) è, poi, arrivata in redazione la cronaca sull’“Ora con un giornalista”: “Il giornalista ha detto che non si era mai divertito così tanto con una classe”, “Il tempo è volato via e ci siamo divertiti molto”, “I primi articoli li firmava ‘Cip’ o ‘Ciop’, che volevano dire ‘Ci provo’ e ‘Ci ho provato’”, “Bisogna essere curiosi e conoscere bene i luoghi e le notizie”, “Non basta spedire le notizie via computer o satellite, bisogna trovarsi sul posto a vedere quel che succede”, “Ci ha parlato del giornalista Domenico Quirico che è stato 150 giorni in prigione.
Con sé aveva 4 libri che aveva già letto a 14/15 anni”, “Anche il Papa è un comunicatore, semplice e sincero, che parla con il cuore di un papà”, “Tutti possiamo diventare giornalisti, basta ‘esserci’ e far funzionare il cuore e la testa”, “Il giornalista deve saper guardare le persone negli occhi per capirle”, “Tutti possiamo essere giornalisti perché tutti abbiamo qualcosa da raccontare”.
Un alunno chiude la cronaca riportando il complimento che l’insegnante Carla aveva rivolto ai suoi alunni: “I miei alunni hanno saputo partecipare ed ascoltare. Una qualità difficile da trovare in questi tempi”.