>> Un convegno sul coma, a Bra, sabato 23 ottobre

In Italia i casi rilevati sono 600, uno ogni 100.000 abitanti.
Alle tante domande che il coma pone, nel corso del Convegno “La vita dietro al coma“  che si svolgerà a Bra (Cn), al Teatro Politeama Boglione, in piazza Carlo Alberto, sabato 23 ottobre,  risponderanno medici e studiosi italiani e stranieri, operatori sanitari e ricercatori e molti fra quelli che vivono questa esperienza di malattia accanto ai loro cari.

Si tratta di un importante momento di indagine e di riflessione organizzato da Gli amici di Daniela Onlus, L.I.S.A Onlus, Associazione Encefalon per le Neuroscienze e l’Asl CN2 Alba-Bra.
L’incontro affronterà la varietà degli stati vegetativi, da quelli che possono essere risolti con il recupero delle facoltà cerebrali a quelli che divengono uno stato cronico e stabilizzato. Verrà data voce a “chi non ce l’ha”  perché considerato ingombrante e fuori dal coro.

In particolare sarà presa in considerazione la Locked-in Syndrome (LIS), Sindrome dell’uomo “chiuso dentro” una patologia fra le più drammatiche. Ancora poco conosciuta, anche a livello medico, colpisce prevalentemente giovani e, nell’85%  dei casi, è dovuta ad un incidente cerebrovascolare. Quando il paziente sopravvive, rimane totalmente paralizzato negli arti, presenta una paralisi di gran parte dei nervi cranici, ma conserva uno stato di coscienza.

Come affrontare una malattia che accanto alla terribile sofferenza dei pazienti coinvolge quella dei familiari? E’ possibile comunicare attraverso le nuove tecnologie con questi ammalati attraverso il computer o altri strumenti di comunicazione?

Al convegno parteciperanno anche rappresentanti delle istituzioni, amministratori e politici perché si possa progettare sostegno e assistenza per gli ammalati e le loro famiglie in modo da migliorarne la qualità della vita.