A Tonco, paese della provincia di Asti, nella zona collinare della Valle Versa all’interno dell’area geografica del Basso Monferrato, è stato presentato a Villa Toso, nel pomeriggio di sabato 20 ottobre il libro “Sensa tanti nià” (senza tante storie), curato dall’Associazione Turistica Culturale Valleversa Plus (presidente Mauro Arato) con l’intervento del Direttore scientifico dell’Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea della provincia di Asti, dr. Mario Renosio, che lo ha definito “un lavoro splendido”. Alla presentazione erano presenti anche il sindaco di Tonco, Simonetta Amerio, e il presidente dell’Associazione Valleversa Plus, Mauro Arato.
Il libro – è stato ricordato – è nato dalla collaborazione di alcuni soci tonchesi (nove, per lo più giovani, di cui un solo rappresentante maschile), che hanno intervistato alcuni anziani di Tonco (paese di 899 abitanti, a prevalente vocazione agricola), in parte residenti nelle proprie abitazioni in paese ed in parte ospiti della Casa di Riposo San Vincenzo che hanno trascorso la loro vita a Tonco con grande semplicità e senza grilli per la testa.
La tonchese Eugenia Sampietro ha riportato con grande precisione e senza apportare “correzioni” linguistiche particolari, i testi delle interviste. Alla confezione del libro hanno contributo con capacità ed esperienza il giornalista Paolo Monticone e il fotografo Bruno Accomasso che ha “ottimizzato” tutte le foto d’epoca che in esso compaiono. Il libro è stato impaginato da Antonello Catalano per conto della Tipografia editrice Astese di Roberto Bona che ne ha curato la stampa.
“Non è il racconto di tonchesi doc, – ha sottolineato Mario Renosio – ma dei tonchesi anziani, veri e propri archivi viventi, che qui si sono incontrati nella quotidianità: anche veneti, siciliani, ecc. E’ dunque una storia di anziani indipendentemente dalle loro origini. Perché la vita contadina non è poi così diversa da Nord a Sud”. “La guerra ha segnato la loro vita”. “In questo libro però – ha aggiunto Renosio – si è evitato il rischio di cavalcare la nostalgia. Nessuna nostalgia per la miseria, ma per lo stare insieme e il comunicare, che la tv ci ha sottratto”. Il libro propone molte “immagini di un mondo contadino che non c’è più”. Abitudini e gesti quotidiani: l'”alsìa” (il bucato con la cenere), i “cubia cu” ovvero i fidanzamenti combinati, i viaggi di nozze da un paese all’altro, la festa del “pitu”, gli zoccoli, i vestiti cuciti in casa, il pozzo usato come frigo, il pane fatto in casa, ecc. Ma anche qualche personaggio ancora vivo nel ricordo dei paesani, come il mitico medico condotto.
“I giovani di ieri raccontano in questo libro le nostre radici” – ha rimarcato il sindaco Simonetta Amerio – Tante vite tenute assieme dal filo della memoria.” E ha espresso particolare apprezzamento nei confronti dei giovani che hanno realizzato le interviste, Del libro ha quindi sottolineato le figure femminili e i valori di cui sono state portatrici “quel darsi per gli altri, senza il dolore per i sacrifici fatti; valori un po’ persi”.
Ad Asti il libro è stato presentato mercoledì 24 ottobre, nella Casa dell’Asti di piazza Roma.
E’ in vendita a 10 euro. L’incasso sarà devoluto a favore degli anziani di Tonco. I punti di vendita sono: l’edicola ed il bar di Tonco e, tra qualche giorno, anche le edicole di Castell’Alfero, Calliano e Moncalvo. Ma anche alcune edicole di Asti (piazza Alfieri, piazza San secondo, via Hope ecc.) e librerie del capoluogo (Marchia Mondadori, Il Punto, Goggia, ecc.).
(a cura di Gabriella Abate)