Oscar Bielli, ex sindaco di Canelli ed ex assessore provinciale, s’interroga sul “fallimento” della Provincia di Asti: «La Provincia di Asti, regalo del Duce, la prima provincia che, dimostrando senso di responsabilità e lungimiranza, si era, di fatto, “autosoppressa”, si dice sia “fallita”.
Comprensibili e giustificate le reazioni dei sindaci chiamati, come sempre, a rispondere delle responsabilità e delle decisioni altrui. Si deve porre un limite ai mandati in politica? Si deve ridurre la spesa pubblica? Si deve sopperire alla soppressione delle provincie? Tocca sempre ai sindaci, parte sana di un Paese malato.
Ma una provincia non “fallisce” in un giorno, neppure in un anno. Prendiamocela pure per la forma “ruvida” con cui un Commissario butta la chiave, ma… a nessuno viene in mente di cercare le “motivazioni” di un “fallimento” indietro nel tempo? E pensare che Presidenze e Assessorati economici sono stati retti, negli ultimi 15 anni, da persone competenti.
Un Presidente, imprenditore illuminato, che avocò addirittura a sé la delega al Bilancio. Per maggior garanzia, si capisce. Una Presidentessa, avvocato di fama, già sottosegretario all’Economia. Un Assessore al Bilancio Sindaco e segretario comunale di lungo corso. Una Assessora commercialista dalle grandi intuizioni, che si è sempre saputa muovere in politica.
Ciò nonostante, queste persone non hanno saputo, non dico porre rimedio, ma neppure responsabilmente trasmettere agli astigiani la drammaticità della situazione. Perché?»