Nuova luce nella ‘cattedrale sotterranea’ Bosca, patrimonio dell’Umanità

IMG_0543L’eleganza e la signorilità della famiglia Bosca, alla sesta generazione (Pia, amministratrice delegata, Polina, responsabile del settore agricolo, e Luigi, presidente), hanno ripreso, nel nome dell’Unesco, ad illuminare l’esperienza e la tradizione della più datata ed apprezzata azienda storica canellese.
Per tre giorni, dal 12 al 14 giugno, ha celebrato l’International Year of Light, con il suo “Light, Sound & Spumante” dando nuova luce alla storica Cattedrale sotterranea nominata dall’Unesco, unitamente alle altre tre (Contratto, Coppo, Gancia), Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

IMG_0545Un trionfo di elegante scenografia e di intelligente comunicazione mediatica con la novità di un innovativo sistema di illuminazione e suoni basato sulla tecnologia fotonica, presentato a clienti italiani ed esteri, fornitori, giornalisti e numerosissimi amici canellesi e non. A commento, Pia Bosca: “Ciò che funziona è già obsoleto. Questo è il nostro credo. L’arte di produrre spumante, vermouth e vini di alta qualità tramandata dalle generazioni passate è insostituibile.

IMG_0559Tuttavia, sono essenziali i perfezionamenti continui ed innovativi del processo produttivo”. In apertura della tavola rotonda “Light, Sound & Spumante”, moderata da Piero Bianucci, Pia Bosc,a in perfetto inglese, davanti alla geologa Beth Taylor, presidente IYL” 2015 britannico, a Joe Niemela presidente per la Fisica teorica a Trieste, al filosofo Giulio Giorello, all’enologo Vincenzo Gerbi e a numerosi clienti esteri che hanno ricevuto un calice di spumante “per ringraziare la nostra comunità del contributo che negli anni ha dato allo sviluppo e alla prosperità delle nostre cantine”.

IMG_0568Davanti ai suoi numerosi ospiti e clienti esteri (prevalentemente americani), così Pia Bosca ha presentato, sabato 13 giugno, l’evento “Light, Sound & Spumante”: «Ora che siamo tutti insieme voglio ringraziarvi per essere qui con noi stasera e aver partecipato a questa anteprima di luci e suoni! È un gran piacere per noi aver potuto immergerci in questa esperienza ed aver visto con voi le cantine, le nostre antiche cattedrali sotterranee, sotto questa nuova luce!

Oggi celebriamo la luce in tutte le sue sfaccettature, in senso fisico, e abbiamo appena visto cosa può fare , ma anche in senso figurato. Soprattutto in senso figurato. Quella luce delle idee che ci permette sempre di guardare avanti e trovare nuove soluzioni per portare nel futuro vecchie abitudini. La tradizione, che è il nostro motore, che si rinnova quotidianamente nell’illuminazione delle invenzioni.

IMG_0554E parlando di tradizione che legittima le nostre scelte più azzardate per il futuro, il mio pensiero va immediatamente a nostro padre che non è più con noi ma che continua ad essere fonte di ispirazione. Luigi è stato un imprenditore illuminato, un uomo di visione, ha scolpito nelle nostro DNA il concetto che ciò che funziona è già obsoleto. Questo è il nostro credo. Su questi binari ora viaggiamo sicuri, sentendo ogni giorno la sua mancanza ma forti dei suoi insegnamenti guardiamo alla luce del futuro, sempre con un occhio attento ai luoghi da cui veniamo.

Qui è nato tutto. La nostra storia comincia in questi luoghi 184 anni fa e continua tutt’oggi per la produzione più speciale, la nostra Riserva del Nonno, che per quest’occasione si è vestita di nuovo. Fino agli anni ’60 del novecento le Cantine erano l’unico luogo di produzione per la nostra azienda; generazioni di Canellesi si sono avvicendate sottoterra, contribuendo al prosperare del nostro marchio nel mondo. Tutti a Canelli hanno in qualche modo avuto un legame con queste cantine. O perché ci hanno passato la loro vita lavorativa, o perché hanno avuto un parente o un amico che l’ha fatto.

Non solo le nostre, ma in generale tutte le cattedrali sotterranee di Canelli. Le Cantine hanno dato vita alla comunità e dalla comunità hanno tratto vita. E’ grazie infatti allo sviluppo dell’industria dello spumante che nella prima metà dell’ottocento la città si sviluppa. Dall’altra parte è grazie al contributo di generazioni di instancabili braccia fornite dalla comunità che i nostri spumanti hanno avuto successo e hanno potuto continuare nel successo, qui e nel mondo.

Sono diventate una parte integrante della Comunità stessa e quindi abbiamo da sempre sentito forte la necessità che siano fruibili – anche in momenti diversi dall’occasione lavorativa – a chi ha contribuito a mantenerle vive nei secoli. Pertanto le abbiamo negli anni rese disponibili in più modi a qualsivoglia uso fosse in quel momento più necessario per la collettività.

Infatti nostri saloni hanno funzionato per anni da centro civico, quando null’altro v’era a disposizione, da galleria d’arte, per esposizioni di pittura, scultura, ma anche bricolage, da sale concerti, o centri convegni. Ogni branca del sapere, ogni sfaccettatura della vita quotidiana è sempre stata ben accetta e ha trovato un sicuro porto dove potersi esprimere. Ora, con questo nuovo abito di luce, ci sentiamo pronti a travalicare i confini territoriali per aprirle non solo alla nostra Comunità ma a tutto il mondo. Perché dico questo?

Come sapete, infatti, l’anno scorso l’Unesco le ha dichiarate Patrimonio Mondiale dell’Umanità, nell’ambito del sito Langhe-Roero e Monferrato. Ci riempie d’orgoglio poter condividere con proprio tutta l’Umanità questo patrimonio che ci ha accompagnato attraverso i tempi.
Ora l’Unesco, considerandole tra i 50 siti più belli d’Italia, ci aiuta a divulgare questo inestimabile tesoro a chi abbia voglia di scoprire questa nostra grande fortuna.

Ebbene. Noi non ci siamo fermati qui. Non ci siamo seduti sugli allori di questo riconoscimento. Non l’abbiamo inteso come l’ultimo punto d’arrivo – anche se come ben sappiamo è sì stata la conclusione di un iter travagliatissimo. No. Siamo andati oltre.
E fedeli alla consegna che finalmente sta prendendo piede, del “dopo Unesco, Agisci!”, abbiamo agito!
Il 2015 è per le Nazioni Unite l’Anno Internazionale della Luce e delle tecnologie basate sulla luce. Noi abbiamo avuto la possibilità, sentendoci ormai parte della grade famiglia Unesco grazie al riconoscimento delle Cantine, di partecipare questa grande iniziativa.

Ma perché questo legame con la luce? Semplice. La luce, è stata da sempre un elemento essenziale non solo delle nostre vite ma nel nostro lavoro, nel nostro processo produttivo.
Per tutta la nostra storia abbiamo da sempre utilizzato la luce in ogni possibile maniera. A partire dalla luce delle candele – che abbiamo visto in giro per la cantina durante la visita – nella produzione del nostro spumante metodo classico, ancora interamente fatta a mano. Il nostro cantiniere non può fare a meno della sua candela per accompagnare con sapienza i lieviti nella loro marcia verso la creazione di migliaia di bollicine di perfezione!

ggi utilizziamo la luce anche per alimentare lo stabilimento. Tant’è che una ogni 4 bottiglie che esce dall’impianto di Boglietto è prodotta grazie alla luce del sole. Ci pensa un parco fotovoltaico di circa un ettaro da 500,000kw sul tetto del magazzino prodotti finiti.

Per sottolineare questo nostro legame con la luce, che ha origini antiche ma che si rinnova con l’evolversi della tecnologia, per celebrare l’IYL2015 e per agire dopo Unesco, abbiamo rifatto completamente l’illuminazione nella veste che avete visto oggi utilizzando le più moderne tecnologie andando a miscelare, come è il nostro credo in tutte le nostre attività, la tradizione con l’attualità. Le cantine che sono infatti quanto di più antico, storico e tradizionale abbiamo continueranno a vivere nel futuro vestiste della modernità più assoluta!»