Moscato, duemila brindisi multilingue nella notte dolce

Con un incremento dei brindisi e degli stranieri, il Canelli e i colori del vino si conferma una manifestazione di grande richiamo nella zona Unesco del Piemonte. Una “notte dolce” che ogni anno viene ospitata nella Sternia, il cuore medievale di Canelli. L’idea è di un piccolo gruppo di vignaioli riuniti nell’Associazione Produttori Moscato Canelli, che coltivano vigneti e producono un Moscato d’eccellenza in un’area ad alta vocazione di 23 Comuni tra il Sud Astigiano e la Langa, “core zone” Unesco tutelata come Patrimonio dell’Umanità.

Con la vendemmia 2020, il Moscato Canelli si prepara a diventare una docg.

Con il supporto di Enoteca Regionale di Canelli e dell’Astesana, Comune e Pro loco Antico Borgo Villanuova, vogliono dimostrare che il Moscato è un grandissimo vino capace di dare risultati straordinari soprattutto quando si esce dai classici e assodati abbinamenti con il dolce. La risposta del pubblico sembra dar loro ragione: i dati ufficiali dicono che oltre 2 mila persone abbiano affollato quest’anno vicoli, piazze, cortili suggestivi.

Si stima che la manifestazione 2019, abbia avuto un 20% di visitatori in più rispetto all’edizione 2018. Continuano a crescere gli stranieri, provenienti da Norvegia, Danimarca, Olanda, Stati Uniti, Svizzera e Germania. E in generale, si spende di più: «Stiamo consolidando la manifestazione – dice Gianmario Cerutti, presidente dell’Associazione Produttori Moscato Canelli – Quest’anno sono più che raddoppiate le prenotazioni online e la comunicazione in inglese funziona: da tre anni, comunichiamo in doppia lingua, italiano e inglese. Brochure e dépliant, ma anche scritte doppie sulle postazioni enogastronomiche».

Continua Cerutti: «È stata molto apprezzata la zona Canelli after dinner con i vermouth, la mixology e i gelati: abbiamo dato la possibilità a tutti di venire anche dopo cena. Ora l’obiettivo è di puntare sempre verso l’alto, aspettando di festeggiare la docg Canelli nel 2020».

Al successo della festa Moscato Canelli, hanno contribuito in molti. Primi i vignaioli dell’Associazione: Flavio Scagliola, Lisette Lyhus e Haakon Christensen con Roberta e Paolo Avezza (azienda Avezza), Franco Penna (Cascina Barisel), Giuseppe e Annalisa Bocchino, Silvio Ghione (Ca’ de Lion – Ghione dal 1871), Gianmario Cerruti (Cascina Cerutti), Luigi Coppo (Coppo), Anna Ghione, Giuliana e Ignazio Giovine (L’Armangia), Piercarlo Merlino, Andrea Faccio (Villa Giada), Giorgio Forno (Tenuta il Falchetto), Martina e Pietro Cirio (Pianbello), Cristina e Giovanni Scaglione (Forteto della Luja),

Hanno contribuito: i Tre Chef Walter Ferretto, Diego Pattarino e Fulvio Siccardi, i ristoranti San Marco di Canelli, l’Enoteca di Canelli Casa Crippa, Civico 15, Osteria della Sternia, Osteria dei Meravigliati – Enoteca regionale di Canelli, la Pro loco Antico Borgo Villanuova, il Comune di Canelli e l’Enoteca Regionale di Canelli; i maestri pasticcieri L’Artigiana Berta e Bosca; gelateria Kono di Acqui Terme; La Canellese di Alfredo Sconfienza; Enocaffé I Calici di Canelli.

I partner: Consorzio per la tutela dell’Asti, Mas Pack Packaging, Arol Closure Systems, Sgt Serigrafia, Itercap Closures, AgriGarden Il Mulino, Vetrerie Ricci, Cavagnino&Gatti, Tipografia Gambino, Sugherificio Piemontese, Marmo Inox, Robino & Galandrino, Steelinox Pa Srl.

I numeri del Moscato Canelli

• 100 ettari

• 23 Comuni

• 390 mila bottiglie prodotte nel 2018 (l’imbottigliato del primo semestre del 2019 sfiora le 200 mila bottiglie + 30% rispetto ai primi 6 mesi del 2018)

• 35 aziende vinicole che coltivano l’uva destinata al Moscato Canelli

• 50% export (Germania, Svizzera, Usa, Olanda, Danimarca, Norvegia, Giappone)

• 2011 primo anno di produzione

• Vendemmia 2012: rinasce l’associazione Produttori Moscato Canelli: l’attuale consiglio direttivo è composto dal presidente Gianmario Cerutti, il vice Beppe Bocchino e i consiglieri Luigi Coppo, Roberta Avezza, Piercarlo Merlino, Franco Penna e Gianfranco Torelli.

Info: 0141.822640, info@moscatocanelli.it