Un’estate di bombe d’acqua e di previsioni meteo errate, poi con l’autunno l’alluvione a Genova: la mappa dei disastri ambientali, anche in Italia, si allarga progressivamente, mentre nell’Astigiano si avvicina la data del ventennale dell’alluvione.
Di questi problemi si parlerà, nell’ambito della rassegna “Un capogiro d’acqua”, venerdì 24 ottobre alla Casa del Teatro (ex Auditorium del Centro Giovani, via Goltieri 1): alle ore 21, Luca Mercalli converserà con Gianfranco Miroglio, volto noto dell’ambientalismo astigiano, sul tema “Il pericolo viene dal cielo: come i cambiamenti climatici mettono a rischio la sicurezza dell’uomo e del territorio” (ingresso libero).
Presidente della Società Meteorologica Italiana e ospite fisso del programma tv Che tempo che fa, Mercalli dirige la rivista “Nimbus” e cura per La Stampa la rubrica di meteorologia e clima.
Nella conversazione astigiana, svilupperà alcuni dei temi contenuti nel suo ultimo libro “Clima bene comune” (Mondadori): oggi, più che mai, gli impatti devastanti del cambiamento climatico sulla terra ci aiutano a comprendere che il clima è un bene prezioso e, in quanto risorsa comune, va protetto.
L’esperto, con il consueto linguaggio chiaro e diretto, spiegherà il contributo delle attività umane ai cambiamenti del clima, gli impatti attesi, la loro distribuzione geografica, gli scenari presenti e futuri. Ma soprattutto parlerà di soluzioni possibili per arginare un problema drammatico, partendo dalle scelte delle grandi organizzazioni internazionali e dei governi fino ad arrivare alle azioni quotidiane di ognuno di noi: perché nelle intenzioni degli organizzatori di “Un capogiro d’acqua” è molto importante fornire semplici ma utili regole di comportamento individuali per trattare correttamente il territorio e prevenire i rischi.
Durante la serata si potranno acquistare alcuni dei libri scritti da Mercalli negli ultimi anni. L’incontro è proposto dall’Istituto Storico della Resistenza di Asti e dall’associazione Comunica, in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune, Ordine dei dottori agronomi e forestali della provincia di Asti e Banca d’Alba.