L’atmosfera delle latterie degli anni Settanta a teatro con Carlin Petrini

zuppa latteSabato 22 febbraio nel Teatro municipale di Costigliole, alle ore 21, nell’ambito della rassegna Mezza Stagione e venerdì 28 febbraio, pure alle ore 21, alla Foresteria Tosti di Canelli, nell’ambito della rassegna “…Mac da rije!” (direttore artistico Mario Nosengo di Arte&Tecnica) andrà in scena il terzo spettacolo in cartellone “Zuppa di latte (supa ‘d lait). Aspetand Carlin”, dall’omonimo libro di Carlin Petrini, fondatore dell’Associazione Slow Food. Uno spettacolo del teatro degli Acerbi e di Luciano Nattino, in collaborazione con la Condotta Slow Food Monferrato Astigiano e Colline Alfieri. Con Massimo Barbero, Patrizia Camatel, Dario Cirelli, Fabio Fassio ed Elena Romano.

I ricordi partono dalle latterie, dagli avventori che vi andavano a mangiare, dai personaggi che vi si potevano incontrare. Precisamente da una latteria anni ’70, sospesa tra realtà e favola, dove la famiglia dei lattai Menghi attende che ritorni il figlio che “hanno mandato a studiare”, Carlin. E i loro clienti abituali parlano di ciò che era, di ciò che è e di ciò che sarà senza distinzione tra passato, presente e futuro. In questa attesa dai toni beckettiani, in questo tempo quasi cristallizzato, mamma Maria legge le lettere del figlio con apprensione, mentre papà Giuseppe è convinto che “uramai Carlin a l’è n’ Merica e u turna mai pì, e u fa ben!”

Il dutur Crivelli, che ha studiato, si fa forte della sua razionalità; munsù Cosio spaccherebbe tutto, compresa la faccia di “quelli là fuori”; madama Berbotto ha un segreto da nascondere e ne sa più di quanto dia a intendere.
Tra gag comiche, canzoni popolari e momenti di commozione si giunge all’epilogo.

Seguiranno i dopoteatro: musicale a Costigliole nella Cantina dei Vini; a Canelli presso la Foresteria Tosti.

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