Per emissione di fatture false arrestato imprenditore cuneese scappato nella Repubblica Dominicana

La Guardia di Finanza di Cuneo ha concluso una lunga indagine che ha portato all’arresto di un imprenditore cuneese residente a Beinette (Cn), titolare di aziende operanti nel noleggio di mezzi da lavoro e nel commercio di metalli non ferrosi, responsabile dei reati di emissione di fatture per operazioni inesistenti, bancarotta fraudolenta aggravata e ricorso abusivo al credito tramite mendacio bancario.
Dal 2008 al 2011, l’imprenditore aveva emesso fatture relative ad operazioni inesistenti per un imponibile complessivo di euro 5.816.817 ed Iva per euro 1.157.574 nei confronti di 25 aziende della provincia, dandosi poi alla latitanza nella Repubblica Dominicana.
Le Fiamme Gialle hanno accertato che l’imprenditore, con l’aiuto della moglie, aveva indebitamente trasferito su un conto corrente austriaco la somma di oltre un milione di euro, successivamente prelevata in contanti e trasferita, con la compiacenza di un operatore finanziario estero, nella Repubblica Dominicana.

L’intensa attività di intelligence svolta dagli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria in collaborazione con la Direzione Centrale della Polizia Criminale, e la costante attività di monitoraggio dei colloqui, degli spostamenti, degli accordi e della strategia pianificata dall’intero nucleo familiare per salvaguardare il proprio “tesoretto”, hanno consentito agli investigatori di conoscere la data e i dettagli relativi al rientro in Italia della moglie e dei figli. Alla consorte veniva quindi immediatamente applicata la misura cautelare del divieto di espatrio, rendendole così impossibile incontrare il marito per oltre un anno, determinando il coniuge a fare rientro in Italia per costituirsi e riunirsi alla famiglia.

Dopo aver proceduto la scorsa estate al suo arresto, con la collaborazione della Polizia di Frontiera all’aeroporto di Milano Malpensa, le Fiamme Gialle, con la cooperazione delle Autorità Dominicane, hanno bloccato le disponibilità finanziarie colà rinvenute, quantificabili in circa 700 mila euro sotto forma di titoli di credito dominicani, ed al sequestro, presso il Residence “Casa Linda”, nella località turistica di Soúsa al nord dell’isola caraibica, di una villa del valore di circa 250.000 euro di proprietà del soggetto.