Il Consiglio provinciale di Alessandria ha espresso, martedì 22 febbraio, “forte preoccupazione per il prospettato declassamento delle strutture degli ospedali di Acqui Terme e Tortona, entrambi sede di Dea, a pronto soccorso semplice, e di quella dell’ospedale di Ovada, pronto soccorso semplice, a punto di primo intervento”, sottolineando “l’inderogabile necessità che sia posta fine a una politica di sterili annunci e si avvii un processo di discussione e di condivisione che veda le istituzioni locali protagonisti e non semplici spettatori” e auspicando “che sia posto al centro dei progetti di cambiamento il cittadino e i suoi bisogni di salute”.
Di un possibile declassamento delle strutture ospedaliere di Acqui, Ovada e Tortona si era parlato, alcuni giorni prima, nel corso di un’intervista rilasciata dal direttore dell’agenzia regionale per la sanità (Ares) Claudio Zanon, successivamente smentita dalla Regione. Prendendo spunto da questa smentita, la minoranza di centrodestra in Consiglio provinciale ha espresso voto contrario all’ordine del giorno, che è comunque stato approvato a maggioranza con i voti del centrosinistra.
«Un peccato – secondo il consigliere Walter Ottria – perché su questi temi di interesse generale per il territorio sarebbe stato auspicabile un consenso unanime».
Nella stessa giornata, è stata presentata in Consiglio provinciale anche una mozione della maggioranza, relativa al prospettato riordino dei distretti sanitari. La mozione, che “impegna il presidente Paolo Filippi e la Giunta a rendersi interpreti con la Regione Piemonte della necessità di una attenta valutazione circa la dimensione minima dei distretti, tenuto conto del livello quantitativo e qualitativo della prestazione sanitaria territoriale fornita dall’attuale configurazione distrettuale della provincia di Alessandria”, dopo l’inserimento di un emendamento proposto dalla minoranza, è stata approvata all’unanimità.