Le moderne tecniche di indagine medica ed investigativa del Mummy Project restituiscono l’identità ad una mummia misteriosa del museo civico di Asti. Lo studio prende il nome dal proprietario del sarcofago, Ankhpakhered, che custodisce il reperto. il progetto ha coinvolto studiosi di fama internazionale arrivando fino agli Stati Uniti. Le datazioni C14 e la successiva ricostruzione del volto permettono di ricostruire la storia di questo corpo enigmatico. Il progetto dimostra l’unicità e l’eccellenza della ricerca del Mummy Project e della cultura astigiana.
La mummia e le ricerche effettuate hanno avuto un clamoroso successo: non si contano le testate giornalistiche che hanno pubblicato foto e articoli che raccontano della sua vicenda. La dott.ssa Elisa Fiore Marocchetti funzionario archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie e il prof. Lucio Calcagnile direttore CEDAD del Dipartimento Ingegneria dell’Innovazione (Università del Salento) ne parleranno, nella Sala Pastrone del Teatro civico Alfieri, alle ore 17, presentando il Mistero di una mummia. L’iniziativa è stata organizzata dall’assessore alla Cultura del Comune di Asti Gianfranco dott. Imerito e dalla dott.ssa Sabina Malgora del Mummy Project. Il corpo enigmatico della mummia parlerà durante la conferenza, con il supporto di immagini, ricostruzioni in 3D, filmati e le parole della ricercatrice che lo sta indagando.
La conferenza è aperta al pubblico ed alla stampa. Ha come argomento l’Ankhpakhered Mummy Project, ideato e progettato dal Mummy Project, diretto da Sabina dr. Malgora e Luca prof. Bernardo, concernente la studio della mummia e del sarcofago di Ankhpakhered, conservati al Museo Civico Archeologico e Paleontologico di Asti. Lo studio inizia nel 2008 quando i reperti sono stati esposti nella mostra “Ur Sunu Grandi Dottori dell’Antico Egitto” (Casale Monferrato, 27 settembre 2008 – 10 gennaio 2009), curata dalla dott.ssa Sabina Malgora. In tale occasione i reperti sono stati inoltre sottoposti a restauro conservativo ad opera di Gianluigi Nicola della Nicola Restauri, sostenuto dalla mostra Ur Sunu.
Le iscrizioni sul sarcofago dicono che Ankhpakhered era un sacerdote del dio Min, divinità legata alla fertilità e alla sessualità, vissuto tra la XXII-XXIII dinastia (circa 945-715 a.C.)
Ankhpakhered Mummy Project
Fase zero: Durante la fase di restauro, la mummia è sottoposta ad analisi radiologiche. I raggi X rivelano che la mummia è risultata lontana da come si dovrebbe presentare un corpo mummificato Prima fase: LA TAC La mummia è stata sottoposta ad ulteriori esami, per mettere ad un’èquipe multidisciplinare di studiarlo. Una tomografia assiale computerizzata (TAC) è stato effettuata il 7 marzo 2009 presso la struttura ospedaliera Fatebenefratelli di Milano. Dall’analisi è emerso che la mummia non è quella del sacerdote Ankhpakhered.
Chi riposa nel sarcofago di Ankhpakhered?
Seconda fase: L’endoscopia Per svelare il mistero, il Mummy Project ha deciso di sottoporre la mummia ad un prelievo endoscopico di materiale osseo, con il fine di eseguire una datazione al radiocarbonio C-14 ed una analisi tossicologica. Tali esami sono stati effettuati il 19 marzo 2011 presso l’Ospedale Macedonio Melloni di Milano. Le analisi sono avvenute nel totale rispetto del reperto e con tutte le garanzie della totale assenza di rischi per lo stesso. Per fare tale prelievo è stato utilizzato un endoscopio Storz, operato dal dott. Vignali. Gli specialisti medici hanno prestato la loro opera al di fuori degli impegni lavorativi, senza sottrarre pertanto tempo e attenzione ai loro pazienti. Le sale della struttura ospedaliera sono state impegnate in una giornata in cui non utilizzate per le normali attività. Analisi effettuate: datazione C-14 effettuata dal Prof. Lucio Calcagnile, direttore del CEDAD, primo Centro italiano per la ricerca e il servizio datazione con il radiocarbonio mediante Spettrometria di Massa con Acceleratore (AMS), Gruppo di Fisica Applicata, Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento. Tesi di laure magistrale della dott.sa Carla Corvaglia; analisi tossicologiche effettuate dal Laboratorio di Tossicologia dell’Università degli Studi di Milano, diretto dal Prof. Franco Lodi, tra i più titolati ed attivi in Italia; analisi antropologiche e antropometriche; Determinazione sesso; Ricostruzione del volto a cura del dr. Jonathan Elias, direttore delL’AMSCRESEARCH, LLC Akhmim Mummy Studies Consortium, Pennsylvania University Museum, USA.
Mummy Project
Centro di ricerche finalizzato allo studio approfondito dei reperti organici, in particolare mummie umane e di animali attraverso analisi effettuate con le più moderne tecniche di indagine medica ed investigativa, seguite da un’équipe multidisciplinare, in grado di recuperare tutte le informazioni disponibili e di confrontarle nel panorama scientifico di riferimento. Lo scopo è quello di restituire un’identità, il più possibile completa alle mummie oggetto di indagine, completando il quadro storico e culturale da cui provengono. Direzione di Sabina dr. Malgora, archeologa ed egittologa, specialista di medicina dell’antico Egitto, curatrice della sezione egizia del Castello del Buonconsiglio di Trento, e Luca prof. Bernardo, direttore dipartimento materno infantile del Fatebenefratelli di Milano e dell’Ospedale Macedonio Melloni di Milano, giornalista e scrittore.