>> I giovani e Pavese: un tatuaggio per suggellare un’ammirazione sconfinata

Una notizia inoltrata dalla Fondazione Cesare Pavese dimostra l’interesse dei giovani verso  Pavese che, a quanto pare, continua a comunicare sentimenti e suggestioni alle nuove generazioni. Una scrittura essenziale, austera ma ricca di significati, quella dello scrittore, come lo slang americano e il dialetto piemontese. Un modello comunicativo attualissimo, congeniale ai giovani, abituati agli sms e ai tweet.

Tra i cultori del grande scrittore santostefanese, vi è Irene Nonnis, nata a Sanremo il 6 settembre 1989. Fin da bambina, porta Cesare Pavese nell’anima e, da meno di un anno, anche sulla pelle. «Da quando ho letto Il mestiere di vivere – racconta Irene –, a 12 anni, Pavese non mi ha più abbandonata».