Lunedì 23 gennaio, alle ore 15,30, a Calamandrana Alta, nella chiesa dell’Immacolata, è stato celebrato il funerale dell’imprenditore canellese Agostino Galandrino, 78 anni.
La salma, cremata ad Acqui, sarà deposta, martedì 24 gennaio, alle ore 11, nella tomba di famiglia del cimitero di Canelli.
Agostino, “arrivato dal niente”, era cresciuto come dipendente nella ditta della vedova Aliberti. Con l’amico Giuseppe Robino, nel 1964, fondò l’azienda Robino e Galandrino che attualmente annovera 110 dipendenti.
Con i fratelli, ha vissuto intensamente sia la lotta partigiana che la vita politica. A Canelli, coprì numerosi incarichi fino alla vicepresidenza del Comune retto da Branda. Fu tra i fondatori della sezione del partito Psi da cui si staccò dopo il rifiuto delle tessere, dopo l’arresto del collettore Psi, di Milano.
In seguito, ritiratosi a Calamandrana Alta, aveva attivato una pregiata azienda vitivinicola, la “Gironda”, a Nizza Monferrato.
“Era una gran brava persona – si è detto con commozione – Umile e gradevolissima, sempre pronto a dare una mano. Ed era uno sfegatato tifoso del Torino”.
Lascia nel dolore la moglie Lella, le figlie Susy e Patrizia, oltre che i numerosi amati nipoti. Hanno compartecipato agli annunci funerari: il sindaco, la giunta e i consiglieri del Comune di Canelli, i titolari e le maestranze dell’azienda “Robino & Galandrino” e i componenti del Consorzio del Nizza.