La provincia di Asti registra nel 2014 il calo più significativo di ore di cassa integrazione del Piemonte

Nel 2014 si è registrato in Piemonte un calo di ore di cassa integrazione, rispetto al 2013. Da una prima analisi dei dati annuali sulla cassa integrazione, si sono riscontrate riduzioni decisamente sopra la media regionale: nella provincia di Asti (-30%) dove è stato registrato il calo più significativo, ma anche nelle province di Alessandria (-17%), Cuneo (-25%) e Vercelli (-15%), mentre meno positivi sono i dati di Torino (-4,6%), Verbania ( 1,4%) e Novara (stabile); a Biella si riscontra un calo totale in linea con la media regionale, ma il dato della sola industria ha fatto segnare una crescita del 4,8%. 

In Provincia di Asti le 3.152.975 ore di cassa integrazione autorizzate nel 2014 sono il dato migliore degli ultimi quattro anni, con un importante calo del 30% circa rispetto all’anno precedente (4.457.753) che si traduce in un milione e trecento mila ore in meno.

Per quanto riguarda il dato trimestrale, si nota che l’ultimo trimestre del 2014 ha avuto un incremento di utilizzo di ore del 28,73% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con riferimento soprattutto al mese di ottobre ma un calo significativo del 35,15% rispetto al trimestre precedente.
L’ultimo dato mensile indica un incremento del 9,52% rispetto a dicembre 2013 mentre è rimasto pressoché costante l’utilizzo di ore di cassa rispetto al mese precedente.

Si nota inoltre una leggera flessione dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali nel settore dell’industria che passa dal 78,93% del 2013 al 75,12% del 2014, si evidenzia una significativa crescita di utilizzo di ore nel settore edile con il 12,31% rispetto al 8,91, mentre nell’artigianato e nel commercio l’oscillazione di ore utilizzate rimane minima.

“E’ chiaro che l’analisi sui dati di ore di cassa integrazione autorizzata nel 2014 non può che essere positiva visto i confronti con gli anni precedenti ed alcuni timidi segnali di ripresa in alcuni settori specifici cominciano a farsi vedere”, fa notare Tonio Anselmo, Segretario Cisl Alessandria-Asti con delega alle Politiche dell’Industria.

“Sicuramente – aggiunge – faremmo un’analisi imprecisa se insieme ai dati sulla cassa integrazione non tenessimo conto dei dati che arrivano sulle chiusure aziendali e sui fallimenti“.

Per quanto riguarda il Nord Ovest (dati Cerved) per i primi nove mesi del 2014 c’è stato un incremento dei fallimenti del 4,2% passando dal 9,6% del 2013 al 13,8% del 2014, il più alto del resto d’Italia con una perdita occupazionale stimata per il 2014 attorno ai 56.000 posti di lavoro, in linea con i posti di lavoro persi nel 2013.

Riflette Sergio Didier, Segretario Generale Cisl Alessandria-Asti: “II minor numero di ore di ammortizzatori sociali utilizzati si spiega anche alla luce di questi dati”.
“Ci auguriamo – sottolinea il sindacalista – che le azioni intraprese dal Governo e dalla Banca Centrale Europea possano realmente dare, per il prossimo anno, un’inversione di tendenza, in vista anche di eventi internazionali a noi vicini dove dobbiamo essere pronti a cogliere le molteplici opportunità”.