Da giovedì 10 novembre aprirà, a Canelli, la mostra “Il grido della terra”, per una campagna di sensibilizzazione e di informazione ambientale che si svolgerà per un mese in tutta la valle Belbo ed in alcuni centri vicini.
L’iniziativa è a cura dell’Università della Terza Età, di Valle Belbo Pulita, dell’ Azione Cattolica e di Memoria Viva. La mostra è costituita da 12 grandi pannelli facilmente trasportabili. La prima tappa avrà luogo nell’istituto Comprensivo di Canelli, a disposizione delle classi che potranno comodamente avvicendarsi per esaminarla, sotto la guida dei loro insegnanti e di un responsabile dell’organizzazione della mostra che ne illustrerà i contenuti.
Le associazioni di volontariato si propongono di coinvolgere i giovani in un processo di educazione ambientale sul tracciato che Papa Francesco ha indicato con l’enciclica del 18 giugno 2015 “Laudato si’”.
I primi due temi riguardano la cura della Casa Comune e la preoccupazione per l’ambiente. Scrive Papa Francesco: “La sfida urgente di proteggere la nostra Casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale“.
E’ l’invito a cambiare stile di vita in un rapporto di rispetto dell’ambiente e delle persone che insieme cooperano per la custodia della nostra Madre terra. E’ un cambiamento radicale che induce ad assumere comportamenti virtuosi anche nella vita quotidiana di ogni cittadino, utilizzatore delle risorse planetarie e produttore di rifiuti e di inquinamento.
Il lavoro con i ragazzi delle scuole è un invito a fare ricerche ed osservazioni sul campo, nelle loro famiglie, per diventare modelli virtuosi di un rapporto costruttivo con la terra e con i viventi. Il secondo pannello mette invece in evidenza la sofferenza del pianeta a causa dell’ opera dell’uomo che lo sta devastando. “Sorella terra protesta per il male che le provochiamo a causa dell’uso irresponsabile e dell’ abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Mai abbiamo maltrattato e offeso la nostra casa comune come negli ultimi due secoli.
Con questo ritmo di crescita economica e di inquinamento – è riportato nel pannello – l’ecosistema mondiale è in pericolo. Entro il 2015 la temperatura dell’atmosfera aumenterà di 4 ° , entro il 2099 la temperatura dell’atmosfera aumenterà di 7°, nei prossimi 20 anni 200 milioni di profughi climatici”.
Educare, informare, prendere coscienza dei problemi, operare concretamente sarà il filo conduttore della mostra “Il grido della terra” che presto girerà nelle nostre terre, non solo nelle scuole, ma presso l’intera nostra comunità.