>> Presentata l’associazione di volontariato “Il Ponte di Pietra”

Sabato 16 aprile 2011, nel “Salone delle Stelle” del Comune di Canelli, alla presenza del sindaco Marco Gabusi, dei rappresentanti del comune de Vinica in Macedonia gli assessori Igor Spasovski e Jordan Stojanv, del presidente della Croce Rossa macedone Kiril Conevski, del rappresentante della provincia di Asti, delle principali associazioni di volontariato del territorio, è stata presentata alla Comunità locale l’Associazione di volontariato “Il Ponte di Pietra” un sodalizio nato dall’esigenza di creare un punto di riferimento per i cittadini macedoni che, pur mantenendo la loro identità, cercano di integrarsi nella collettività che li accoglie e per tutte le Istituzioni Locali che vogliono interfacciarsi nei loro rapporti economici, sociali e culturali con la Comunità Macedone.

Come il Ponte di Pietra di Skopje, capitale della Repubblica di Macedonia, unisce le due anime della città, quella moderna occidentale e quella antica ottomana, così questa associazione vuole collegare idealmente la Comunità Macedone in Italia alla Madrepatria ed al territorio che oggi la ospita.

Ogni comunità che si ricostituisce in un paese straniero, dopo un periodo iniziale in cui i bisogni primari di sussistenza, se non di vera e propria sopravvivenza, impegnano tutte le risorse dei suoi componenti, con il passare del tempo sente sempre forte la necessità di ricostituire quei legami con le radici familiari, culturali e sociali, che la legano alla Nazione d’origine.

Spesso i ragazzi nati nel nostro Paese, o arrivati qui molto piccoli, hanno sempre frequentato le scuole italiane e sono perfettamente integrati con i loro coetanei, ma non hanno mai avuto la possibilità di conoscere la lingua, la scrittura e soprattutto le tradizioni, la storia, le bellezze artistiche dei loro antenati. Parallelamente tutte queste ricchezze culturali sono sconosciute anche agli italiani che hanno difficoltà ad identificare con precisione la zona di provenienza dei cittadini stranieri e perdono l’opportunità di apprezzare i valori che questi popoli ci portano, o ci potrebbero portare se ne fosse data loro la possibilità.

Certi che donne e uomini macedoni possano dare al territorio che li ospita ed ai suoi abitanti, ben più che il loro prezioso lavoro, “Il Ponte di Pietra” nasce con l’auspicio che i cittadini macedoni residenti sul territorio italiano, e piemontese in particolare, così come le Istituzioni italiane e macedoni stesse, sapranno cogliere l’opportunità d’incontro che la fondazione di questa Associazione potrà offrire loro, non facendogli mancare il loro appoggio e la loro collaborazione.

Anima ed animatrice di questa iniziativa è Ilona Zaharieva primo Presidente dell’Associazione, da pochi anni in Italia, responsabile di una Cooperativa di lavoro; da sempre inserita nel sociale, prima nella scuola e poi nella vita politica del suo paese d’origine, emigrata come tanti alti macedoni in Italia alla ricerca di un futuro migliore per la sua famiglia, non ha mai dimenticato la sua Macedonia  ne è venuta meno la sua vocazione sociale.

Questo l’intervento del presidente dell’associazione Ilona Zaharieva.
“Buon pomeriggio e grazie di cuore a tutti voi per essere qui oggi, a condividere con noi questa festa di presentazione della nostra associazione. Mi scuserete se leggerò alcuni passaggi, ma il mio italiano è ottimo per la vigna, ma non ancora sufficiente per parlare in un momento così importante per la nostra comunità e cosi emozionante per me. Siamo arrivati in Italia per lavorare, per cercare nuove possibilità di futuro alle nostre famiglie in un periodo difficile per il nostro giovane paese.

Siamo stati accolti da altri lavoratori come noi, da persone, da famiglie che sanno molto bene cos’è la fatica ed hanno apprezzato e valorizzato il nostro lavoro, ci hanno insegnato e ci hanno aiutato ad inserirci in una collettività ricca di valori, di storia e di tradizioni.

Col tempo e con una maggiore comprensione della lingua italiana abbiamo avuto modo di apprezzare l’attaccamento degli italiani alle loro tradizioni, ai dialetti, alla cucina tipica e cosi via. Più conoscevamo e partecipavamo alle manifestazioni locali, più cresceva in noi il desiderio di rivalorizzare le nostre, di farle conoscere, di tramandarle ai nostri figli nati in Italia od arrivati qui piccoli. Senza nonni, senza canzoni, senza balli, senza quella cultura e memoria storica che identifica un paese, la Macedonia.

 Ci siamo incontrati, ci siamo confrontati, ne abbiamo parlato con i nostri amici e colleghi di lavoro italiani, ed abbiamo percepito che anche loro non conoscevano il nostro Paese e che ne avrebbero volentieri voluto sapere di più. Era il momento in cui bisognava fare qualcosa, ricollegare la nostra Macedonia, alla nostra Italia e viceversa, un ponte insomma, anzi un solido e duraturo “Ponte di Pietra”
 Eccoci qua contenti del successo che l’idea ha raccolto tra i macedoni e gli italiani, onorati dell’appoggio e del concreto aiuto degli enti locali e macedoni. Tutto ciò ci inorgoglisce e ci sprona a proseguire con entusiasmo il nostro progetto di volontariato.

 Un progetto ancora quasi tutto da definire che costruiremo tutti assieme con le idee e la collaborazione di tutti. Stiamo già progettando dei corsi di formazione sulla lingua e cultura macedone per i più piccoli, la creazione di una biblioteca e videoteca, un centro d’incontro presso la nostra sede di Canelli, l’organizzazione di viaggi di studio e scambio giovani, corsi di formazione e qualificazione professionale per alcune categorie di lavoratori, quali mulettisti, trattoristi, ed altri.   

Abbiamo già iniziato collaborazioni con altri enti ed associazioni tra quali la pro-loco per organizzare riunioni conviviali in occasione di particolari ricorrenze civili e religiose nonché la partecipazioni a manifestazioni. Saremo presenti e saremo onorati se verrete a trovarci ad assaggiare le nostre specialità al prossimo “Assedio di Canelli”. Quanto prima inizieremo una collaborazione con la “Protezione Civile” per poter dare il nostro contributo, in caso di necessità nel nostro paese di adozione, ma anche per essere pronti ad intervenire nel nostro paese d’origine nella malaugurata ipotesi si rendesse necessario.

Ultima nostra ambizione è quella di essere utili allo sviluppo delle nostre comunità d’origine. In Italia ci sono macedoni che con il loro lavoro ed il loro impegno hanno saputo valorizzare la loro vita economica e sociale guadagnandosi la stima ed il rispetto di tutti.
Noi siamo certi che, se ci sarà la possibilità, sapranno mettere le proprie esperienze le proprie capacità e parte del loro tempo per progetti finalizzati allo sviluppo della macedonia in macedonia. Ringrazio ancora tutti coloro che hanno creduto in questa iniziativa e che ci hanno aiutato ad arrivare qui oggi. Da parte mia, del consiglio direttivo e di tutti i Soci vi posso solo più dire: Il Ponte di Pietra c’è.”