La Fiera del Tartufo e di San Martin di Canelli di domenica 10 novembre non ha risentito la concorrenza delle altre fiere locali ispirate alla stagionalità, come la ben più famosa di Alba. Un’affluenza inaspettata e consistente di pubblico, nonostante il tempo nuvoloso, domenica 10 novembre, ha consentito ai commercianti di prodotti locali, e non, di ‘far fuori’ le scorte, con soddisfazione degli stessi clienti, che hanno portato a casa delle pregiate eccellenze.
Naturalmente il tartufo bianco è stato il protagonista assoluto della manifestazione, con quotazioni diverse a seconda anche della pezzatura (piccola da 50 euro, media da 150, grande da 250 -300 euro).
Alla mostra del tartufo, nel cortile dell’Enoteca, erano esposti due chili di tartufi suddivisi tra le tre categorie: trifulau, ristoranti e commercianti. Il primo premio dei trifulau è andato a Gianna Boccardi con un esemplare di 120 gr, estratto nel territorio Unesco.
I tartufi non erano alla portata di tutti però. Molti si sono dovuti accontentare del suo profumo o di grattugiate parsimoniose. La Pro Loco di Canelli ha soddisfatto i palati più raffinati grattugiando petali del fungo ipogeo sulla belecauda fumante, servita con vini della Cantina Ghione Ca’ ‘d Lion. E per ripetere la performance, la Pro Loco ha assicurato la sua presenza anche alla Fiera del Tartufo di Asti domenica 17 novembre.
Naturalmente anche i vini locali sono stati molto apprezzati: sia l’Enoteca Regionale, in via G. B. Giuliani (dove il ristorante ha servito, all’aperto nel cortile, carne cruda, tagliatelle, uova con tartufi), che le cantine storiche, aperte per l’occasione, hanno registrato una grande affluenza di visitatori che si sono assicurati almeno qualche bottiglia pregiata.
L’albero del volontariato, l’abete rossso, simbolo della solidarietà sbocciata dal fango, anche quest’anno (il diciottesimo) portato e installato sul posto dagli amici Vigili del Fuoco trentini (tra i primi a intervenire per soccorrere la città alluvionata), ha preannunciato simbolicamente il prossimo Natale.
Verrà inaugurato, con la sua accensione (in occasione degli eventi organizzati per il 25° dell’alluvione), sabato 16 novembre, alle ore 16.45, con il concerto dei tamburini di Canelli e uno spettacolo pirotecnico offerto dalla Fidas.
L’atmosfera lieta è stata sottolineata anche dalle performance della Banda Musicale di Canelli, diretta dal maestro Cristiano Tibaldi che si è esibita al mattino, in piazza Cavour e nei pressi della stazione ferroviaria, per dare il benvenuto ai passeggeri del treno storico a vapore proveniente da Torino.
“Mi ritengo molto soddisfatto per il risultato ottenuto, – ha commentato il sindaco di Canelli avv. Paolo Lanzavecchia – è stata la mia prima Fiera del Tartufo da Sindaco e con molto piacere sottolineo che Canelli ha registrato il tutto esaurito nei ristoranti coinvolti nella manifestazione e anche le Cantine Sotterranee hanno avuto molto successo. Sono stati presentati più di due chili di prodotto rigorosamente made in Astesana. Nella sezione Trifulau il tartufo d’oro è andato, con un solitario di 112 grammi scovato nelle campagne di San Marzano Oliveto, a Gianna Boccardi; Seconda piazza per Beppe Parodi (zappino d’oro), storico cercatore canellese, con un piatto da 457 grammi; Terzo posto per Claudio Bussi, quarto Beppe Dagna.
Nella sezione ristoratori ha trionfato Fabio Fassio de “I Meravigliati” di Canelli mentre nel gruppo commercianti vittoria di Daniele Bera con un piatto di oltre un chilo. Ringrazio l’Assessore Giovanni Bocchino per l’ottimo lavoro svolto e il Consigliere incaricato all’agricoltura Angelica Corino per il coinvolgimento dell’Associazione Trifulau canellesi che ha organizzato in maniera eccelsa la ricerca delle “trifule” per i turisti. Ci metteremo al lavoro per gli eventi in programma per il 2020, nell’ottica di un miglioramento. Un ringraziamento particolare alla famiglia Gatti che si è resa disponibile a gestire il nuovo punto informativo ed ai cittadini canellesi che hanno contribuito al suo allestimento”.