>> Le aziende della Valle Belbo puntano al risparmio energetico

Le aziende del distretto Canelli, Nizza Monferrato, Calamandrana vogliono investire risorse per nuovi progetti di risparmio energetico. È il risultato di una approfondita indagine sul territorio astigiano, Progetto europeo “Comunis”, dell’agenzia di sviluppo LA.MO.RO. (Langhe Monferrato Roero) finanziato nell’ambito del programma di cooperazione territoriale (“Spazio Alpino 2007-2013”) che così si può sintetizzare: “I costi per acquistare energia all’esterno sono elevati. La spesa media annua di trenta aziende campione è di 1 milione e mezzo di euro con un costo mensile di 130 mila euro e una spesa media mensile per ogni azienda di 5600 euro”.

Il progetto “Comunis” propone  quindi di costituire un consorzio fra le piccole medie imprese del distretto dei comuni di Nizza Monferrato, Calamandrana e Canelli, per l’acquisto e la rivendita ai propri consorziati di energia a prezzi inferiori a quelli di mercato.

L’indagine Lamoro, ha riguardato un campione di 281 aziende contattate attraverso un questionario. Di queste, 30 hanno risposto. Gli addetti occupati dichiarati dalle trenta aziende sono 692 con una media per azienda di 24 operai. Numerosi ed interessanti gli aspetti emersi dall’indagine: delle trenta aziende, 27 acquistano energia dall’esterno e solo 3 la producono in casa. Nessuna dispone di impianti di cogenerazione, o da biomasse; quattro hanno installato impianti fotovoltaici (percentuale limitata nonostante i forti incentivi pubblici all’installazione di queste fonti di produzione elettrica).

Il dato più significativo evidenziato dalla ricerca Comunis è la propensione delle aziende dell’area astigiana a dotarsi di impianti per la produzione di energia rinnovabile. Delle trenta, 24 (l’80%) hanno espresso parere favorevole, valutando come convenienti questo tipo di politiche.

Lamoro ha cercato di stimolare la sperimentazione di forme di collaborazione nuova tra le aziende presenti nell’area  – prosegue Umberto Fava – stimolando la sensibilità degli imprenditori verso le tematiche energetiche con tre obiettivi generali. Un primo è quello di sviluppare le attività economiche attualmente insediate incrementandone la competitività; un secondo valorizzare i siti destinati alle attività commerciali e produttive da un punto di vista ambientale; un terzo è favorire il sistema produttivo inter-comunale in un’ottica di sviluppo sostenibile e di contenimento dei consumi e dei costi energetici.  Fondamentale in questa fase è il ruolo delle amministrazioni comunali che possono con l’indagine “Comunis” avviare un confronto positivo con le aziende e dare vita a forme di collaborazione orientate al risparmio energetico.

L’attività quindi non si ferma dopo la chiusura del progetto europeo ma continua, nei prossimi mesi, attraverso varie forme di animazione nei comuni interessati, attraverso focus group e tavoli di confronto”.

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