Elezioni europee: “Noi, Europa” conferenza sulle prospettive per l’Italia

Venerdì 21 marzo, ore 21, a Canelli, nel salone della Cassa di Risparmio di Asti, si terrà una conferenza sulle prospettive dell’Unione Europea in vista delle elezioni di maggio e del semestre di Presidenza italiana.

La conferenza, organizzata dall’Associazione Memoria Viva e patrocinata dal Comune di Canelli, vedrà quale relatore d’eccezione il giovane canellese Antonio Scarazzini, direttore di Europae, Rivista di Studi Europei.

Moderatrice della serata la canellese Paola Bottero, laureata in Scienze internazionali e diplomatiche all’Università di Torino, che dal 2004 si occupa di finanziamenti e opportunità comunitarie. Per l’occasione un suo contributo. 

«A maggio si andrà a votare per l’Europa. Ma cos’è l’Europa? Quanto è realmente vicina alla vita quotidiana dei cittadini? Cosa può fare l’Europa per un cittadino della provincia piemontese? E dove sono tutti i fondi che la stampa ci rimprovera di non sfruttare appieno?

Col nuovo anno è iniziato il periodo di programmazione 2014 – 2020 dell’Unione Europea. I periodi di programmazione, della durata di 7 anni, sono lo strumento con cui l’UE programma i fondi destinati ai Paesi membri e ai beneficiari residenti negli stessi (città, regioni, associazioni, scuole, università, cooperative, terzo settore, imprese) e ad erogarli tramite la selezione di progetti che rispondano agli obiettivi di sviluppo prioritari.

Da gennaio, dunque, hanno preso il via i nuovi programmi finalizzati a promuovere gli obiettivi fondamentali di Europa 2020, strategia che punta a rilanciare l’economia dell’UE nel prossimo decennio, un’economia intelligente, sostenibile e solidale. Mediante queste tre priorità, che si rafforzano a vicenda, s’intende aiutare l’UE e gli Stati membri a conseguire elevati livelli di occupazione, produttività e coesione sociale.

In pratica, l’Unione si è posta cinque ambiziosi obiettivi – in materia di occupazione, innovazione, istruzione, integrazione sociale e clima/energia – da raggiungere entro il 2020. Ogni Stato membro ha adottato per ciascuno di questi settori i propri obiettivi nazionali e dal 2014 sono partiti programmi europei mirati agli obiettivi prefissati.

E’ così che, in un momento storico in cui l’Europa si trova con quasi 6 milioni di giovani disoccupati, con livelli che in taluni Paesi superano il 50%, e, allo stesso tempo, si registrano oltre 2 milioni di posti di lavoro vacanti e un terzo dei datori di lavoro segnala difficoltà ad assumere personale qualificato, viene lanciato il programma Erasmus.

Aperto a istituti scolastici, università, terzo settore, giovani ed associazioni di giovani, enti pubblici e, in alcune misure, anche alle imprese, Erasmus+ affronterà questi deficit fornendo opportunità di studio, di formazione, di esperienze lavorative e di volontariato all’estero, avvalendosi di un budget di 14 miliardi di Euro per il periodo 2014-2020.

Il programma COSME, con una dotazione finanziaria di 2,5 miliardi di euro, ha l’obiettivo di incrementare la competitività delle PMI europee sui mercati, anche internazionali, sostenendo l’accesso ai finanziamenti ed incoraggiando la cultura imprenditoriale.

Alcuni altri esempi: Horizon 2020 è destinato a promuovere la ricerca, coinvolgendo università ed imprese; Europa per i cittadini mira ad avvicinare i cittadini europei all’Unione Europea, proponendosi di colmare la distanza dalle istituzioni europee; Europa Creativa tutela la diversità culturale e linguistica europea e sostiene i soggetti operanti nella cultura.

La lista è lunga e le opportunità sono tante, non per i singoli cittadini, ma per comuni, associazioni, scuola, imprese, per il territorio. Troppe volte non si conoscono neanche e, non conoscendole, non si possono cogliere.

Ci auguriamo che, con la primavera, sboccino curiosità e consapevolezza su questi temi, anche sulle nostre colline».